THE PLAN 158 è il settimo numero del 2024. La copertina è dedicata al “Rhonda & Howard Hawks Pavilion”, presso il Joslyn Art Museum, opera degli studi di architettura Snøhetta e Alley Poyner Macchietto Architecture.
Nell’editoriale, dal titolo “Una città a basso contrasto”, Michael Maltzan spiega come il lavoro del suo studio si focalizzi su come la città – in particolare Los Angeles, con la sua identità complessa e in continua evoluzione – possa essere reintegrata negli edifici, attraverso l'adozione di caratteristiche distintive anziché di contesti tradizionali. Il loro approccio cerca di sviluppare abitazioni e spazi che favoriscano diversità e connessioni, affrontando così tematiche urbane contemporanee come l'interazione tra spazio pubblico e privato, la densificazione, e la capacità dell'architettura di anticipare le trasformazioni future, costruendo relazioni tra aree culturalmente e socialmente isolate.
Protagonista della rubrica Letter from China è lo studio Genarchitects. Esso rappresenta un esempio di giovani architetti cinesi indipendenti che, evitando la spettacolarità prevalente, creano progetti attenti alla tipologia, alla struttura e ai materiali, trasformando edifici e ambienti urbani con interventi mirati e atmosfere delicate che integrano paesaggio e architettura.
Per la rubrica Letter from America, Raymund Ryan mostra racconta la Residenza Thorne, progettata dallo studio d’ARC architects a Sewickley Heights. Il progetto unisce design contemporaneo e patrimonio rurale americano con strutture lineari, un fienile restaurato, e un'elegante integrazione di materiali industriali e locali, creando un’opera architettonica che dialoga con il paesaggio e incorpora riferimenti alla tradizione e all'arte modernista.
Raymund Ryan firma un secondo articolo, dedicato all’intervento urbanistico di Prince Concepts e dell'architetto Edwin Chan (EC3), che attraverso progetti residenziali modernisti e un design paesaggistico post-industriale punta a creare spazi abitativi innovativi e sostenibili, promuovendo socialità e un senso di comunità in un contesto che riflette sia il passato industriale sia il pragmatismo estetico contemporaneo.
A Omaha, in Nebraska, il Rhonda & Howard Hawks Pavilion dello studio Snøhetta e Alley Poyner Macchietto Architecture ridefinisce l’accessibilità e crea un dialogo tra passato e futuro attraverso una struttura sospesa che celebra il contesto e offre un’esperienza museale immersiva, arricchita da luce naturale modulata e ampie viste sull’intero complesso.
La nuova Deutschlandhaus di Amburgo, progettata dallo studio Hadi Teherani Architects, reinterpreta con sensibilità e innovazione il linguaggio delle “Kontorhäuser” storiche, offrendo spazi pubblici e privati armonizzati attraverso l’uso di mattoni klinker, una corte interna coperta e avanzati sistemi di ventilazione naturale.
L’architetto cileno Cristián Izquierdo Lehmann esplora le potenzialità dei sistemi prefabbricati in legno per creare spazi residenziali sostenibili, caratterizzati da orizzontalità e centralità che promuovono socialità e integrazione con l'ambiente naturale, valorizzando l’espressione architettonica attraverso l’uso di materiali e forme funzionali e poetiche.
A Milano lo studio Balance Architettura ha trasformato l'ex edificio industriale Bicocca Superlab in un centro direzionale sostenibile, mantenendo l’essenza industriale e valorizzando l’interazione tra materiali e spazi interni ed esterni, ottenendo la certificazione LEED Gold e creando un’esperienza architettonica armoniosa e coinvolgente.
Nella rubrica Zoom l’intervista alla progettista franco-libanese Lina Ghotmeh, che esplora la luce come fenomeno fisico e strumento di connessione sociale, analizzandone l’impatto in ambito naturale e astronomico, culturale e sociale.
Nel Focus due progetti italiani. Il primo è l’Edificio Residenziale “De Amicis 154” a Pescara di Giovanni Vaccarini Architetti, il secondo è l’edificio residenziale “LB36” a Bologna, di TECO+partners. Entrambi sono raccontati da Valerio Paolo Mosco.
THE PLAN 158 è il settimo numero del 2024. Si apre con l’editoriale “Una città a basso contrasto” a cura di Michael Maltzan. Fra i progetti illustrati sono presenti complessi residenziali, palazzine, padiglioni. Ma anche recuperi edilizi e un... Read More