THE PLAN 156 è un numero speciale, incentrato sulle architetture per l’educazione. La copertina è dedicata al Polo didattico dell’École Polytechnique Palaiseau dello studio Sou Fujimoto Architects.
Ad aprire il numero è l’editoriale “Progettare in continuità”, a cura di Fabrizio Barozzi dello studio di architettura Barozzi Veiga. Egli riflette su come le esperienze formative, e il contesto locale, abbiano influenzato l’approccio progettuale del loro studio.
Attraverso l’interpretazione di elementi preesistenti e l’inserimento di nuove forme, i loro progetti cercano un equilibrio tra storia e innovazione, enfatizzando la specificità dei luoghi e preservandone l'identità. Il loro lavoro si caratterizza per l'integrazione armonica tra architettura e contesto, cercando di trasformare spazi e materiali esistenti in nuove realtà architettoniche che rispettano e amplificano l'essenza originale del sito.
Nella rubrica Highlights Michael Webb racconta il progetto del Tempio Buddista Won di Wonnam in Corea del Sud, di Minsuk Cho, fondatore dello studio Mass Studies. Esso si rivela integrato armoniosamente in un contesto urbano complesso, con spazi meditativi e funzionali che riflettono la filosofia progressista Won, offrendo una nuova prospettiva sulla relazione tra architettura e spiritualità.
A Stoccarda, in Germania, lo studio Behnisch Architekten ha progettato nuovi spazi per la Freie Waldorfschule Uhlandshöhe, una scuola steineriana in cui studiò lo stesso Stefan Behnisch. Alla struttura sono state integrate tecnologie sostenibili, il tutto preservando i principi pedagogici originari.
Le scuole primarie, oltre a garantire l'apprendimento di base, sono fondamentali per promuovere il senso di comunità e appartenenza, e recentemente in Italia sono diventate centri di sperimentazione architettonica, come dimostra l'ampliamento della scuola primaria di Travagliato, dello studio di architettura PBeB, che integra nuovi spazi funzionali con il rispetto per la storia dell'edificio originario.
A Noida, in India, Il progetto della Healthy Planet School di Noida, creato da vir.mueller architects, risponde al caotico contesto urbano e alle contraddizioni sociali dell'India contemporanea, concependo la scuola come un rifugio protetto e accogliente che promuove un forte senso di comunità e appartenenza attraverso spazi ben progettati e materiali locali sostenibili.
La nuova Bush School a Seattle, progettata da Mithun, si integra armoniosamente con lo storico edificio Gracemont Hall e la natura circostante, creando un modello innovativo di spazio educativo urbano che coniuga sostenibilità ambientale, inclusività e valorizzazione del patrimonio storico e naturale.
Lo GJÁI Kindergarten, progettato da Henning Larsen sulle isole Faroe, è un asilo nido e scuola dell'infanzia integrato nel paesaggio naturale, con ampie vetrate e una copertura verde che favorisce la sostenibilità e il comfort per i bambini.
A chiudere il numero è la rubrica Conversation in cui Philip Jodidio intervista Sou Fujimoto, uno degli architetti giapponesi emergenti che si distingue per il suo approccio creativo ispirato alla natura e alla sua infanzia. Fra i progetti illustrati c’è il Polo Didattico della prestigiosa École Polytechnique di Palaiseau, in Francia.
THE PLAN 156 è un numero speciale monografico sulle architetture per l’educazione. Nell’editoriale “Progettare in continuità”, Fabrizio Barozzi riflette su come le esperienze formative, e il contesto locale, abbiano influenzato l’approcci... Read More