THE PLAN Magazine festeggia un nuovo traguardo: 150 numeri. Lo fa con un numero speciale, da conservare e da collezionare, disponibile a partire da questo novembre nei punti vendita autorizzati e sul nostro sito internet. Un viaggio cominciato nel 2002, da quel primissimo numero che si apriva con un’intervista esclusiva a Tadao Ando. Da lì si sono susseguiti migliaia di articoli dedicati a grandi architetti, a premi Pritzker, ma anche a studi minori che anche grazie a THE PLAN hanno avuto modo di farsi conoscere e apprezzare. Nel settembre 2017 è arrivato THE PLAN 100 con la sua copertina celebrativa: anche per questo THE PLAN 150 un’iniziativa analoga, una controcopertina celebrativa, a pagina 3, realizzata dall’artista Alberto Pratelli con la tecnica dell’acquerello.
La copertina del numero, invece, è dedicata al Boston University Center for Computing & Data Sciences, progetto realizzato da KPMB. Come da tradizione, ad aprire questo settimo numero del 2023 l’editoriale, dal titolo “Conservazione e trasformazione: architettura come memoria”, a firma dello studio Nieto Sobejano Arquitectos. Un articolo che enfatizza il ruolo della memoria nella progettazione architettonica, sottolineando come le esperienze passate e le immagini nascoste influenzano il processo creativo e progettuale. Ne emerge un’architettura che può essere vista come una manifestazione della memoria.
Nella rubrica Letter from America Raymund Ryan racconta il Buffalo AKG Art Museum, a opera dello studio OMA. Si tratta di un campus museale che offre al pubblico un’esperienza di visita unica, sia grazie alle migliorie apportate alle strutture preesistenti, sia grazie al nuovo padiglione ispirato - nei dettagli - a un grande maestro come Mies van der Rohe e allo stesso Rem Koolhaas.
Da Boston a Cambridge, in Massachusetts, per il Soma Site 3 Lab Building at Mit, a firma di Perkins&Will. Un progetto che trasforma e ripensa un edificio storico esistente, affiancandogli una nuova volumetria scomposta in due parti, ruotate tra loro di 90 gradi. Sempre in Massachusetts, ma a Boston, KPMB è come anticipato autore del Boston University Center for Computing & Data Sciences. La particolarità dell’edificio è quella di essere concepito come una serie di quartieri accademici sovrapposti, visibili e riconoscibili dalla facciata a blocchi sovrapposti. La sua grandezza, invece, risiede nel modello di grande sostenibilità. E ancora a Great Falls, in Virginia, dove Robert Young Architects ha disegnato una villa denominata Treehouse per il chiaro rapporto fra la stessa e il contesto. La vegetazione, che circonda la villa, assume non solo un valore estetico, ma anche protettivo.
L’ultima tappa negli Stati Uniti, a Los Angeles, è il Manhattan Beach Residence dello studio Olson Kundig. L’elemento di grande rilievo del progetto è la sua corte interna, ispirata alla tradizione regionale, introdotta dai coloni spagnoli e messicani.
Valerio Paolo Mosco, nella sua rubrica Viaggio in Italia racconta lo Studio Kuadra, uno studio italiano che lavora a livello internazionale, soprattutto in Cina. Fra le opere mostrate la Chiesa Redemptoris Mater Cinisi, a Palermo.
Protagonista della rubrica Zoom il Complesso Residenziale Paral·lel, realizzato a Palma di Maiorca dal team di OHLAB. È qui che tutte le istanze progettuali presenti, dall’estetica alla funzionale, passando per la vivibilità degli spazi fino al risparmio energetico, vengono sintetizzate nel disegno delle facciate.
In Sud America, a Los Vilos, Cile, la Casa Ochoalcubo è firmata da Max Núñez Arquitectos. Gode di una posizione di pregio, con una vista panoramica esclusiva. La sua geometria, dall’alto, si integra alla perfezione con la natura circostante lasciando il ruolo di protagonista al blu dell’oceano.
THE PLAN 150 è il settimo numero del 2023. Si apre con l’editoriale di Nieto Sobejano Arquitectos “Conservazione e trasformazione: architettura come memoria”. Fra i progetti raccontati in questo numero abitazioni, complessi residenziali, chies... Read More