Innovare con equilibrio, edificio residenziale a Cesena

Il complesso residenziale si situa a Cesena, in una zona periferica, ad oriente del nucleo cittadino. Il contesto edificato immediatamente adiacente alla nuova costruzione presenta caratteri d’edilizia a dimensioni minute, in un tessuto abitativo diffuso e tradizionale. Il lotto su cui si sviluppa l’intervento, liberatosi per la trasformazione edilizia in seguito alla demolizione di un preesistente insediamento artigianale, è rettangolare: il progetto dello studio Tisselli si orienta a seguire la conformazione del lotto, elaborando un edificio a stecca, la cui pianta traccia una lieve deviazione dall’ortogonalità sull’asse longitudinale nord-sud. Il progetto accetta il dislivello del terreno, un dato che consente di rendere la sagoma dell’edificio commisurata al contesto immediato e di inserire i garages su due livelli, con accessi indipendenti: un piano interrato adibito a garages ed un piano che si suddivide fra alloggi e superficie per le automobili, nel settore addossato al rilievo del terreno. L’organizzazione del complesso residenziale corrisponde a criteri che si volgono a consolidare elementi d’innovazione formale e qualitativa, nella trama compositiva e nell’uso dei materiali, su una struttura portante generalmente di tipo tradizionale in cemento armato, e rendendo coerente a fermenti innovativi anche il tetto a due falde simmetriche, con copertura metallica. L’articolazione dell’edificio assicura una tensione identificativa: l’andamento fortemente orizzontale fornisce una nota distintiva nel contesto urbano adiacente; i prospetti principali, sui versanti longitudinali a sud-est e nord-ovest, si connotano entrambi per la presenza di lunghi balconi a loggia interni alla sagoma dell’edificio, con i parapetti completamente vetrati. Il procedimento compositivo accosta elementi “materici” di notevole rilievo percettivo, le solette intonacate con coloriture alternate chiare e scure, alla trasparenza dei parapetti continui, senza montanti, e all’arretramento degli alloggi rispetto al filo esterno di facciata. Nell’apparente semplicità della sagoma, si interpolano istanze contrastanti. L’aggetto delle logge varia, da un piano all’altro ed anche sullo stesso livello di piano, e sottolinea un elemento fisico, volumetrico, di grande efficacia visiva, la cui struttura unisce soletta e mensola in cemento armato con travi in legno lamellare. La trama orizzontale diviene forma distintiva e si rafforza nell’uso di coloriture opposte, chiaro-scuro; il corpo degli alloggi si raggruppa sulla spina centrale della pianta, assumendo lontananza e riservatezza in quanto valori conformativi. L’assetto della relazione architettonica fra alloggi e spazi esterni tuttavia consente letture ambivalenti: riservatezza pur nella trasparenza dei parapetti, configurazione unitaria pur sezionata da una sequenza di elementi di separazione (vetrate bianche, fioriere in legno), che divide le logge in rapporto alle unità abitative. Una visione di materia e di rarefazione, che si completa con la rilevanza geometrica delle pareti intonacate che frammentano insieme ai balconi, fra pieni e vuoti, le testate a sud e nord; altrettanto rilevante è l’immagine di pienezza fornita dallo scuro e sinuoso muro perimetrale di confine del lotto, che sembra in parte contenere l’edificio e fornir appoggio. Le logge, gli spazi aperti e protetti all’interno della sagoma, che appaiono ad ogni piano e sono pavimentati in legno, incrementano con naturalezza la qualità abitativa del complesso residenziale: l’aggetto introduce adeguata protezione all’irraggiamento solare estivo, senza dover ricorrere ad elementi frangisole, che apparirebbero divergenti nella definizione compositivo-geometrica dell’edificio.

Francesco Pagliari