Due dacie, Sestroretsk e Pirogovo
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Due dacie, Sestroretsk e Pirogovo

ZDA Zanetti Design Architettura

Due dacie, Sestroretsk e Pirogovo
Scritto da Francesco Pagliari -

Due dacie: l'una - dacia a Sestroretsk - situata nei boschi della Carelia, a nord di San Pietroburgo; l'altra, dacia a Pirogovo, all'interno del Golf Club Pirogovo, nei pressi di Mosca. Scenari naturali per l'inserimento delle dacie, nell'ambiente delle foreste nordiche, orientano le scelte di progetto. Porsi in relazione con gli alberi e la vegetazione esistente diviene un cardine prioritario: il progetto sviluppa le piante delle dacie in modo che gli alberi esistenti non vengano sacrificati, accostandosi alle presenze vegetali come ad un elemento che deve colloquiare con l'abitazione di vacanza e fornire un termine immediato di riferimento, da incorporare nell'idea stessa di progetto per far emergere incantevoli visuali sul paesaggio della foresta. E, insieme, la ricerca di una costante e dilatata relazione con la luce forma un tassello essenziale del progetto, un valore che permea l'abitabilità delle due residenze, e determina i prospetti.
Entrambe le dacie mostrano importanti tratti comuni. Il progetto si fonda su una concezione progredita di industrializzazione per l'intero processo costruttivo: i componenti ingegnerizzati, sia architettonici sia impiantistici, sono realizzati e pre-assemblati in Italia, smontati, trasportati alle rispettive località, dove vengono riassemblati in cantiere sulle fondazioni; allo stesso modo, i bagni sono realizzati come “cellule” prefabbricate complete, da inserire nelle costruzioni. Un procedimento intenso nella prefabbricazione, che consente precisione e controllo esteso nelle fasi realizzative. Elementi comuni alle due dacie sono la struttura a pannelli in legno massiccio a strati incrociati, per pareti e solette, i pavimenti interni a doghe in legno di rovere schiarito, i rivestimenti esterni a doghe in legno iroko, il rivestimento di copertura in lastre di zinco-titanio.      
La dacia a Sestroretsk, leggermente sopraelevata sul suolo per fronteggiare le precipitazioni nevose invernali e per assicurare circolazione d'aria durante il periodo estivo, si dirama con quattro bracci sull'asse nord-sud, a partire da un nucleo centrale a doppia altezza, fulcro della residenza: lo spazio a veranda e zona pranzo, con un grande sviluppo di vetrate sulla doppia altezza, si connette attraverso la vetrata inferiore scorrevole alla terrazza orientata verso ovest, che funge anche da accesso alla residenza. Nei bracci si collocano le stanze da letto ed i servizi; in particolare, nel corpo a sud-ovest, si situa la zona soggiorno, leggermente ribassata, ma in collegamento diretto col nucleo centrale, attraverso tre gradini: la zona di soggiorno diviene uno spazio pregiato, con stufa-camino e libreria, uno spazio che si integra alla natura e contiene luminosità per mezzo delle sue tre pareti vetrate.
La dacia a Pirogovo si delinea secondo una pianta assimilabile ad una L aperta ad angolo ottuso, permettendo l'inserimento nel lotto allungato a disposizione, senza abbattimento di alberi. La costruzione si compone di un piano terra - un suolo artificiale in lieve sopraelevazione rispetto al piano di campagna - e di un livello superiore sorretto da pilotis metallici, il corpo principale della residenza. Al livello inferiore, il piano consiste sostanzialmente in spazi di connessione col paesaggio e la natura: una terrazza aperta, protetta dal volume soprastante, e una veranda vetrata, luoghi riparati, pregevoli spazi per la sosta, il ristoro e le relazioni. Lo sviluppo lineare del livello superiore si separa in modo informale in due settori: l'ampia e luminosa zona di soggiorno e cucina-pranzo, dotata di stufa-camino centrale, dalle pareti vetrate a tutt'altezza che consentono plurime visuali, formando quasi un belvedere sugli spazi aperti, filtrati dai brise-soleil in listelli di legno; la zona delle stanze da letto distribuite linearmente da un corridoio laterale verso la parete vetrata. Sul prospetto sud-est, la parete si presenta più chiusa, tracciando un ritmo pausato ed irregolare delle aperture finestrate a differenti dimensioni e conformazione geometrica.
Francesco Pagliari

Luogo: Mosca, Federazione Russa
Anno di Realizzazione: Pirogovo: 2014; Sestroretsk: 2012
Superficie Costruita: Pirogovo: 330 m2; Sestroretsk: 315 m2
Architetti: ZDA Zanetti Design Architettura
Impresa di Costruzione: Wood Beton

Consulenti
Strutture e Impianti: Wood Beton

Fornitori
Facciata in legno: Wood Beton
Porte Rasomuro: L’Invisibile
Sanitari: Catalano, Flaminia
Rubinetteria: Zucchetti
Rivestimenti in Marmo: Cristiani Marmi
Luci: Artemide, Belux, Davide Groppi, Flos, Kreon, Luceplan, Oluce, Viabizzuno
Arredi: Artek, Cappellini, Carl Hansen, Cassina, De Padova, Fritz Hansen, Moroso, Thonet, Vitra, Zanotta
Serramenti in Legno: Wood Beton

Arredi su Misura: Essequattro
Pavimenti in Ceramica: Marazzi
Serramenti in Metallo: Schüco
Lucernai: Velux

Fotografie: © Ilya Ivanov


ZDA Zanetti Design Architettura
Laureato in Ingegneria Civile al Politecnico di Milano, Umberto Zanetti vive e lavora a Milano dove, nel 1982, ha aperto un proprio studio -  ZDA Zanetti Design Architettura – con il quale si occupa di progettazione architettonica, architettura di interni e design industriale e grafico. Progetta e realizza interventi in Italia e all’estero (Stati Uniti, Francia, Belgio, Svizzera e Russia) nell’ambito residenziale, retail e degli spazi di lavoro.
Nel campo del disegno industriale figurano le collezioni di arredi progettate per Unifor, Nero3 e le ricerche svolte nel settore del riutilizzo delle materie plastiche con PlasticDesign per la collezione di complementi per l’ufficio Riciclo, invitata alla mostra “Remade in Italy” di Milano e Shangai.
Ha organizzato e curato le mostre MOCKBA XXI presso il Museo di Architettura di Mosca (Muar) e la Triennale di Milano e Gabriele Basilico Mosca Verticale presso la Cité de l’Architecture di Parigi e lo Spazio Oberdan a Milano, realizzandone anche i rispettivi progetti di allestimento e grafica.
Ha partecipato a numerose conferenze sul proprio lavoro presso il Politecnico di Milano, la Domus Academy di Milano e lo IUAV di Venezia, e sul tema dello sviluppo della città di Mosca e l’architettura russa contemporanea al Congresso Mondiale degli Architetti (UIA) di Torino.
Attualmente è impegnato nella progettazione di edifici per residenze private, social housing, uffici, hotel low cost, e nello sviluppo di numerosi progetti di architettura prefabbricata in paesi emergenti quali il Myanmar e la Mongolia.

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