Centro Anziani
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Centro Anziani

IaN+

Centro Anziani
Scritto da Francesco Pagliari -

Il Centro Anziani si trova nel quartiere di Falcognana, una zona periferica di Roma lungo la via Ardeatina, il cui processo di urbanizzazione si sviluppa con rapidità nella seconda metà del XX secolo. L’edificio fa parte di un progetto elaborato dallo studio IaN+ per un intervento pubblico di più ampio respiro, che comprende, oltre all’edificio che ospita il centro anziani, luoghi aperti pubblici (una piazza e terrazze attrezzate), superfici a verde, una struttura multifunzionale. Per questa realizzazione ai margini del tessuto urbano edificato, il progetto generale dell’area introduce l’obiettivo di collegare con una transizione graduale il nucleo edificato alla campagna circostante: il lieve declivio del terreno diviene un elemento valorizzante, un dato fondativo di progetto.
Nel progetto per il Centro Anziani, inaugurato nel dicembre 2010, lo studio IaN+ unisce rigore programmatico ed invenzione concettuale, procedendo nella direzione di raffinare e nello stesso rendere visivamente semplice la costruzione per cogliere attraverso elementi d’architettura e misurati accenti strutturali un risultato efficace ed espressivo (cfr. per una metodologia simile, il progetto per il Laboratorio Idrobiologico dell’Università di Roma Tor Vergata, The Plan 016, 2006). L’edificio consiste in una semplice stecca a pianta allungata, suddivisa in due ambienti trapezoidali a superficie e profondità differenti; i due spazi sono separati da una vetrata interna di sicurezza e si distinguono anche in conseguenza delle diverse quote di calpestio, corrispondenti al dislivello del terreno, che viene superato all’interno da una breve scala e all’esterno da una rampa lastricata a blocchi irregolari di quarzite, in continuità con la pavimentazione della piazza circostante. L’accesso al Centro Anziani avviene verso la sala a quota maggiore.
Le pareti vetrate si distendono lungo il perimetro dell’edificio ed offrono una luminosità diffusa allo spazio interno. Per le pareti, vengono utilizzati settori in vetro stratificato U Glass ad elementi accoppiati, che contribuiscono ad ottenere isolamento termico ed acustico; nell’alternanza con settori di vetro U Glass ad elementi singoli si propongono percepibili differenze di trasparenza e coloritura.
Lo sviluppo lineare e pressoché continuo delle pareti vetrate costituisce una sorta di membrana, che propone per l’edificio una relazione intensa fra interno ed esterno, una corrispondenza sottolineata dalle scelte strutturali. Il sistema portante, del tipo a travi e pilastri con largo uso di cemento armato, identifica chiaramente la definizione di uno spazio integrato, non solo a livello visuale attraverso la trasparenza delle pareti, ma anche in relazione ad un uso funzionale estensivo. Verso il fronte principale del Centro Anziani, lo spazio di pertinenza si amplifica con la presenza degli elementi strutturali, tre coppie di pilastri obliqui in cemento armato colorato con pigmenti inseriti nel conglomerato, che da terra si divaricano verso l’alto con un angolo di circa 80°. Al culmine i pilastri obliqui si trasformano senza soluzione di continuità in travi, cui si aggrappano fili in acciaio per accogliere i rampicanti. Gli elementi strutturali divengono così all’esterno la trama di un futuro pergolato coperto da edera canadese, uno spazio vivibile di pertinenza diretta del Centro.
All’interno, le travi permangono a vista, con la densità del colore che ne segnala il reticolo nel solaio di copertura, sottolineando così attraverso la materia e l’evidenza del tracciato colorato la possibilità di percepire e comprendere la continuità fisica e concettuale fra spazio esterno e interno. Pilastri in acciaio, ulteriore variazione nei materiali, sono posizionati per il sostegno della copertura ai nodi di intersezione delle travi.
Il progetto si consolida come un’intuizione coerente, una compenetrazione fra percorsi d’architettura: prudenza nei confronti della problematica soluzione del collegamento fra l’ambiente naturale e la realtà delle periferie contemporanee, rilevanti ed aggressive per volumetrie costruite, con un edificio che si dispone senza forzature nell’ambiente; nello stesso tempo, l’edificio propone una propria riconoscibilità, assecondando un valore funzionale che si arricchisce di una forma per definire un’architettura urbana e determinare, con sottili ragionamenti, una parte del paesaggio.

Francesco Pagliari

Luogo: Falcognana, Roma
Committente: Comune di Roma
Anno di Realizzazione: 2010
Superficie Costruita: 310 m2
Costo: 360.000 Euro
Architetti: IaN+
Impresa di Costruzione: Aedifica Appalti

Consulenti
Strutture: Piero Bucchi
Impianti: Bernardino Carpentieri

Fornitori
Vetro Profilato U-glass: Pilkington

Fotografie: © IaN+

IaN+ 
Lo studio IaN+ (Carmelo Baglivo, Luca Galofaro e Stefania Manna) si costituisce nel 1997 e si struttura nell’incontro persone con formazioni ed esperienze professionali diverse. Con tale impostazione multidisciplinare, lo studio si pone l’obiettivo di individuare e costituire un punto di coesione e sovrapposizione fra teoria e pratica dell’architettura. Le aree di attività dello studio IaN+ si rapportano a varie scale d’intervento, architetture d’interni, opere pubbliche, progetti a valenza urbana e territoriale.
Fra i progetti in fase di completamento: una struttura di accoglienza e spazi di collegamento per il nuovo “Ospedale del Mare” di Napoli, un “Punto Verde Qualità” per una piscina e centro sportivo nell’area Arco di Travertino a Roma, una Scuola Elementare ad Herat in Afganistan.
I progetti “La casa di Goethe”, “La fondazione Mies van der Rohe” e “Microutopie” sono conservati nella collezione permanente del FRAC Centre (Fonds Régional d’Art Contemporain, Orléans - Francia), che accoglie progetti sperimentali di architettura dagli anni Sessanta ad oggi e propone esposizioni itineranti in varie città del mondo.
Nel 2006 lo studio IaN+ ottiene la medaglia d’oro dell’architettura Italiana per l’opera prima; nel 2010 è stato nominato al Premio Internazionale “Iakov Chernikhov”.
Nel 2010 pubblica “Modelli IaN+”, Casa Editrice LIBRIA Melfi 2010. Nel Dicembre 2007 appare la prima monografia, “IaN+ - New Ecology”, edita da AADCU Publication di Pechino, Cina.
Partecipa a diverse mostre internazionali di architettura fra cui si segnalano: ArchiLab 2000, 2001, 2002 Orléans; Biennale di Architettura di Venezia 2000, 2004,2008,2010.

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