LIVELLO DUE - MMB SOFTWARE HEADQUARTER
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MMB SOFTWARE HEADQUARTER

LIVELLO DUE

Office&Business  /  Future
LIVELLO DUE
“Ogni 100 metri il mondo cambia”
Una citazione di Roberto Bolaño è diventata motivo ispiratore per l’azienda di produzione di software, committente del nuovo headquarter aziendale. Una giovane azienda che viaggia verso il futuro e sceglie come area per realizzare la nuova sede produttiva un lotto adiacente ad un’arteria di grande scorrimento, quale è l’autostrada A14.
Il progetto per la nuova sede parte da questi input: l’autostrada, una giovane azienda, una grande area (circa 28.000 mq) una contenuta esigenza di superficie destinata all’attività (2.500 mq) ed una progettazione partecipata.
La posizione dell’area di fronte all’autostrada diventa importante per comunicare l’immagine dell’azienda; ma mostrare l’azienda significa avere a che fare con una dimensione di costruito davvero contenuta rispetto al lotto complessivo.
Il progetto prevede quindi che l’azienda sia elevata e si realizzi una “montagna” a basamento, al fine di enfatizzarla ed evidenziarla rispetto al contesto industriale che è sorto nei decenni passati nelle vicinanze. Inoltre la superficie edificatoria viene sviluppata su un volume lungo 100 m per sfruttare al massimo la visibilità in direzione parallela all’autostrada ed a richiamare quel motivo ispiratore.
Il volume di terreno, che viene modellato e scolpito a basamento, nasconde la parte produttiva e meno pregiata del fabbricato e lascia in vista la parte degli uffici. Di notte i 100 metri di uffici illuminano come una lanterna il paesaggio tracciando un segno importante lungo l’autostrada.
L’affaccio opposto del fabbricato, esposto a sud e su una strada di scorrimento principalmente di mezzi pesanti, si distanzia da essa e dal rumore che viene prodotto, attraverso un grande giardino, tramato di essenze, colori e profumi diversi. Dalle postazioni di lavoro degli uffici, ubicati tutti al piano primo, si può godere di questo affaccio e più in lontananza verso l’orizzonte le colline del primo Appennino. Sporgenti pensiline caratterizzano con le ombre decise i 100 m di prospetto del fabbricato, a proteggere il percorso verso l’ingresso al piano terra e ad ombreggiare gli uffici al piano primo.
Dal punto di vista distributivo il progetto si sviluppa su due piani, il piano terra destinato alle funzioni produttive e di accoglienza e gli uffici al piano primo. Dal volume della hall, baricentrico e a doppia altezza, si sviluppano tutti i percorsi.
Il prospetto del piano terra è caratterizzato da un aspetto più massiccio e chiuso a richiamo della funzione interna ed il piano primo invece risulta vetrato e aperto. Sul retro, sotto “la montagna”, vengono nascosti la viabilità di servizio ed i parcheggi coperti.
Tutti gli spazi di lavoro sono il risultato di una progettazione partecipata con tutti i 60 dipendenti dell’azienda, a cui è stato chiesto singolarmente come immaginavano il proprio ambiente di lavoro ottimale e quali servizi dovessero essere presenti al fine di valorizzare e mettere al centro il lavoratore.
Il giardino esterno diventa parco da vivere e destinato a diverse funzioni ricreative e ad eventi aziendali, in uno scenario che cambia grazie alla presenza di essenze ed arbusti che mutano con il passare delle stagioni.
Dagli uffici al piano primo la vista dell’autostrada risulta filtrata da una grande terrazza realizzata come un giardino pensile che si pone in continuità visiva e spaziale con tutti gli ambienti e diventa prolungamento delle sale riunioni e spazio vissuto per le pause e gli eventi aziendali.
La struttura del nuovo fabbricato è stata progettata in elementi prefabbricati in c.a., per consentire tempi di realizzazione veloci e costi contenuti; si prevede anche per le partizioni interne il ricorso al sistema costruttivo a secco, al fine di ottimizzare la gestione del cantiere. Nel processo costruttivo diventano elementi caratterizzanti i 100 m di vetrata strutturale rispondenti alle esigenze di abbattimento acustico richiesto dalla committenza e dalle normative vigenti, trovandosi in una situazione di importante traffico pesante. Gli impianti destinati alla climatizzazione estiva ed invernale sono gestiti da pompe di calore aria-acqua collegate ad un impianto fotovoltaico sul coperto, che può garantire prestazioni superiori al fabbisogno di energia richiesta.

Credits

 FAENZA
 ITALIA
 M.M.B. s.r.l.
 12/2018
 2500 mq
 LIVELLO DUE | Ing. Claudio Obrizzi
 arch. Francesca Leonardi, arch. Giampiero Dalmonte, geom. Marika Gasco | Concept design, Lighting and Landscape design: Lo Studio snc di Letizia Mammini e Valeria Candido – www.lostudiosnc.it
 Impianti e acustica Studio Energia Faenza – www.energia.ra.it | Green: Samuele Dalmonte Faenza – www.fruttidoro.com
 Render: Andrea Belletti per M.M.B. s.r.l.

Curriculum

LIVELLODUE nasce nel 2017 dall’idea di creare un gruppo con diverse esperienze professionali in grado di curare tutto il processo progettuale e costruttivo in modo integrato e sinergico. Nell’esperienza professionale complessiva lo studio opera nel settore privato per interventi di edilizia residenziale ed industriale, ristrutturazioni e nuove urbanizzazioni.
Il metodo di lavoro dello studio consiste nel partire fin dalle prime idee in modo integrato con l’approccio delle diverse competenze professionali in campo per avere una visione complessiva del progetto.
Un altro aspetto importante è il confronto costante con il cliente, che diventa progettazione partecipata quando il tema del progetto è la realizzazione di una sede aziendale giovane e dinamica.

http://www.livellodue.it


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