Il nuovo ordine consolidatosi nel corso dell'Ottocento in Europa, nato con la caduta dell'Ancien Régime, si sostanzia tanto con la rapida ascesa dei nuovi modi di produzione su larga scala quanto con la tensione verso il nuovo equilibrio che la società borghese si propone di raggiungere. Ne deriva un impatto dirompente e irreversibile sui modi dell'abitare pubblico e privato. La crescita non sempre controllata delle città e le necessarie reciproche interazioni che vengono a stabilirsi tra le parti generano in primo luogo la configurazione di reti estese e articolate, per il trasporto delle persone, dell'energia e delle informazioni in modo tale da rendere possibile la vita a una comunità tanto vasta e disomogenea. L'edificio, che costituisce il terminale di questa rete, si modifica in modo radicale e irreversibile, generando a propria volta mutamenti di vasta portata nella percezione e nell'uso degli spazi, e nei rapporti personali e sociali. Questo volume si propone di indagare alcuni di tali mutamenti, quelli legati a un percorso che va ricondotto almeno al secolo Diciottesimo, in quella ricerca del comfort che rappresenta l'equilibrio tra uomo e natura inseguito dai philosophes illuministi, e che emerge alla scala dell'architettura dai trattati di Augustin Charles d'Aviler e Jacques Fran?ois Blondel. Fanno parte di questo percorso ospedali e prigioni, la definizione dei cui spazi trae linfa tanto dagli studi di medici e igienisti quanto dall'interpretazione in chiave dirigista e di controllo che la borghesia dà delle istituzioni. ma anche teatri e parlamenti, ove la classe dirigente si riconosce e si rappresenta. fabbriche e manifatture, alimento economico e volano industriale del meccanismo. Non di una vicenda unitaria si tratta, evidentemente, ma piuttosto di storie multiple, parallele e non di rado divergenti, delineate nel tentativo di definire tracce comuni nella pur discontinua parabola, e riconducendone il senso a vicende minute, che riconoscono di necessità il contributo di quella "storia anonima" intuita da Siegfrid Giedion e del suo impatto determinante sull'architettura.
Titolo: La scoperta dell'acqua calda
Autore/Autori: Carlo Manfredi
Editore: Maggioli SpA
Anno di pubblicazione: 12/2013
Numero di pagine: 260
Collana: Politecnica
Serie: Ricerche Restauro e conservazione
Tematica: Architettura
Lingua: Italiano
Codice ISBN: 8838762295
Codice EAN: 9788838762291
Carlo Manfredi
Carlo Manfredi è architetto e dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici. è professore a contratto presso il Politecnico di Milano. All'attività di ricerca sui temi della tutela affianca quella professionale.