L'art. 145 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004, richiede che i Comuni adeguino i propri strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale alle previsioni dei piani paesaggistici regionali, quando siano vigenti. Il volume presenta i risultati di una ricerca svolta da Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (SABAP) per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e Politecnico di Milano, Dipartimento ABC, finalizzata a definire indirizzi di metodo per l'adeguamento dei piani comunali toscani al PIT-PP della Regione Toscana, nel quadro dell'Accordo tra MiBACT e Regione Toscana "Per lo svolgimento della Conferenza Paesaggistica nelle procedure di conformazione o di adeguamento degli Strumenti della Pianificazione", sottoscritto il 16 Dicembre 2016. La ricerca si occupa dei due tipi di istruttorie previste: Conformazione/adeguamento di strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale di livello comunale (Piano Strutturale, Piano Operativo e/o loro Varianti) e Conformità paesaggistica di "Piani Attuativi comunque denominati". Lo scopo è facilitare la lettura e la regolamentazione dei caratteri paesaggistici dei luoghi al livello comunale e garantire coerenza di approccio tra i diversi livelli di pianificazione territoriale-paesaggistica. Gli Indirizzi metodologici sono articolati in tre Parti. La Prima tratta il tema della conformazione/adeguamento dei piani urbanistici di scala comunale: Piani Strutturali e Piani Operativi. è articolata in due Sezioni: Sezione A: "Identificazione, perimetrazione e definizione del territorio urbanizzato e del territorio rurale". Le indicazioni, particolareggiate, sono sviluppate con riferimento alle grandi componenti territoriali individuate dal PIT-PP: territorio urbanizzato (storico e recente; margine urbano) e territorio rurale (nuclei rurali; ambiti periurbani). Sono forniti riferimenti precisi agli strumenti che il PIT mette a disposizione, sia conoscitivi, sia normativi, sia di indirizzo; Sezione B: "Strumenti normativi e orientativi: Piani tematici, Schede Norma, Norme figurate". Tratta di strumenti che è auspicabile inserire nella pianificazione comunale, ossia nel Piano Strutturale e Piano Operativo, per specificare, dove necessario, le modalità di tutela di alcuni aspetti e valori paesaggistici: per esempio, Piani tematici per il colore, le insegne, gli arredi, la vegetazione. Essi sono utili sia in ambiti storici, sia in zone di espansione, sia per le aree di margine. E ancora: possibili strumenti a supporto della qualità paesaggistica in caso di notevoli interventi di trasformazione (Schede Norma) e finalizzati alla esplicitazione e comunicazione di contenuti paesaggistici (Norme figurate). La Seconda Parte tratta dei Piani Attuativi ("Piani attuativi: indicazioni per la conformazione paesaggistica e per la redazione della documentazione relativa"). Gli Indirizzi forniscono indicazioni per la lettura del paesaggio e la comunicazione delle scelte progettuali che dimostrino che il paesaggio è stato preso in considerazione in tutti i suoi aspetti (ecologico-ambientali, qualità paesaggistica, valori storico-culturali e identitari) nel progetto di trasformazione. Svolge considerazioni di merito e dà indicazioni utilizzando alcune esemplificazioni. La Terza Parte ("Integrazione della componente ecosistemica dei paesaggi nella pianificazione comunale") tratta del tema dell'integrazione degli aspetti ecologico ambientali negli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale a scala comunale, ancora poco organicamente praticata a questa scala. Gli Indirizzi metodologici sono finalizzati all'operatività: pertanto sono costituiti da testi sintetici, redatti in genere in forma schematica, con indicazioni sia di metodo che pratiche. Danno indicazioni sulla raccolta delle informazioni necessarie alla lettura del paesaggio, sulle modalità di elaborazione di tematiche, sulla definizione di norme. Schede di approfondimento esaminano alcuni temi e portano esempi. Come supporto operativo, in ogni sezione sono indicati gli elaborati del PIT-PP utili da consultare per i diversi temi affrontati e sono indicati in dettaglio gli indirizzi web dove sono reperibili. Gli Indirizzi metodologici costituiscono uno strumento di riflessione e operativo di carattere generale che, lavorando sul caso toscano, sviluppa indicazioni sul tema dell'inserimento delle tematiche paesaggistiche in tutta la pianificazione urbanistica e territoriale di livello comunale che sono utili per tutta l'Italia.
Titolo: Indirizzi metodologici per l'adeguamento e la conformazione della pianificazione urbanistica comunale al PIT-PP della Regione Toscana
Autore/Autori: Anna Di Bene, Lionella Scazzosi, Raffaella Laviscio, Antonella Valentini
Editore: Maggioli SPA
Anno di pubblicazione: 06/2019
Numero di pagine: 202
Collana: Politecnica
Serie: Paesaggio
Tematica: Architettura
Lingua: Italiano
Codice ISBN: 8891636003
Codice EAN: 9788891635003
Anna Di Bene
Lionella Scazzosi
Lionella Scazzosi è architetto, PhD in Conservazione del Patrimonio storico, e Professore Associato di Restauro al Politecnico di Milano. Svolge attività di ricerca sulla conservazione, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio storico dal punto di vista sia teorico sia operativo. In particolare si occupa di: storia del giardino e del paesaggio. metodologie di conoscenza, conservazione, valorizzazione e gestione del paesaggio, in generale e in particolare agrario. museologia (musei diffusi e en plein air). Consulente dal 1998 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per le politiche e la legislazione in materia di paesaggio. dal 2002 è esperto del Consiglio d'Europa per l'attivazione della Convenzione Europea del Paesaggio. dal 2006 è membro dell'International Scientific Committee on cultural landscapes ICOMOS IFLA. E' direttore scientifico di ricerche nazionali e internazionali sulla conservazione, valorizzazione e gestione del paesaggio. Ha fondato e dirige il laboratorio PaRID (Ricerche e Documentazione Internazionale per il Paesaggio) del Dipartimento A.B.C (Architecture, Built environment, Construction Engineering) del Politecnico di Milano. Svolge attività di ricerca e consulenza per enti territoriali (distretto agricolo culturale, valutazione paesaggistica, linee guida e pianificazione paesaggistica, conservazione programmata del patrimonio rurale).
Raffaella Laviscio
Antonella Valentini