La SITdA, Società Italiana della Tecnologia dell'Architettura fondata nel 2007, è un ampio network di docenti e ricercatori universitari con l'obiettivo di sostenere la cultura della ricerca nell'area disciplinare della Tecnologia dell'Architettura e di offrire risorse per la formazione e la qualificazione dei giovani ricercatori, promuovendo studi di carattere teorico e applicativo, incoraggiando l'internazionalizzazione della ricerca e l'esplorazione di aree emergenti dell'innovazione tecnologica in architettura. La pubblicazione raccoglie i contributi di studiosi, PhD e ricercatori che hanno risposto alla call for paper promossa dalla SITdA in vista della conferenza internazionale "Design in the Digital Age. Technology, Nature, Culture", che si terrà a Napoli l'1 e il 2 Luglio 2021. La Cultura del progetto si confronta oggi con un rinnovato rapporto tra Tecnologia e ambiente, che evolve da una condizione in cui la Natura viene considerata come risorsa da cui trarre senza limiti materia ed energia, ad una nella quale è concepita come patrimonio con cui interagire sinergicamente secondo una prospettiva co-evolutiva. Una visione che appare necessaria per poter affrontare in modo responsabile le crisi antropiche, ambientali e socio-economiche che affliggono il pianeta, dalle emergenze climatiche ai fenomeni migratori, fino alle ineguaglianze sociali. Su un altro piano, la Cultura del progetto sta subendo da tempo profonde trasformazioni per la gran parte determinate dalla diffusione, sempre più pervasiva, delle tecnologie digitali le quali, se per un verso ne mettono in crisi le tradizionali modalità ideative ed espressive, introducendo nuovi paradigmi cognitivi e operativi, dall'altro ne allargano notevolmente gli spazi di riflessione critica, consentendo un ampliamento delle potenzialità realizzative dai confini ancora sconosciuti. La "rivoluzione" digitale sta generando importanti cambiamenti delle dinamiche dei processi produttivi e realizzativi, nelle quali si delinea un'idea di progetto, sempre più caratterizzata da informazioni e relazioni, che consente connessioni multidimensionali e interagenti tra gli elementi che ne definiscono il campo d'azione. I due scenari descritti, se considerati nella loro interazione, consentono di definire un nuovo campo epistemologico al cui interno ripensare al ruolo della Tecnologia nel rapporto tra Cultura e Natura nell'era digitale. A tal fine risulta necessario avviare una riflessione critica che consenta di cogliere la sfida sottesa ai cambiamenti in atto e produca un ripensamento di alcune dicotomie alla base della Cultura del progetto contemporaneo, tra le quali materiale-immateriale, soggetto-oggetto, reale-virtuale, locale-globale, possibilità-responsabilità, conoscenza-informazione, rappresentazione-simulazione. Ciò comporta un cambio di paradigma nel rapporto tra Cultura e Natura, fondato su una nuova concezione progettuale che assume il cambiamento e l'incertezza come presupposti epistemologici e pensa la Tecnologia dell'architettura come un campo di possibilità perseguibili capace di generare nuovi modi di produrre, di costruire e di abitare in armonia con i sistemi naturali. Alla luce di queste riflessioni, la call è finalizzata a raccogliere contributi teorici, metodologici e di ricerca rappresentativi del dibattito contemporaneo con particolare riferimento ai seguenti topic: 1_Tecnologia ed evoluzione dell'approccio eco-sistemico al progetto 2_Tecnologia e costruzione di una nuova cultura materiale 3_Tecnologia e generazione di habitat innovativi 1_Tecnologia ed evoluzione dell'approccio eco-sistemico al progetto Per comprendere il contesto in continua trasformazione e definire i contenuti di un diverso rapporto uomo-natura, è necessaria una strategia progettuale capace di riconoscere il carattere selettivo ed evolutivo dei sistemi naturali nonché di ripensare il legame tra gli aspetti della tecnologia, dei flussi di risorse e di organizzazione di spazi e funzioni, intesi come elementi tra loro interconnessi e in stretta relazione con l'insieme delle componenti sociali ed ambientali. Pertanto, il progetto trasla da una dimensione meccanicistica e chiusa in orizzonti prescrittivi verso una dimensione "generativa" nella quale trova spazio un approccio ecologico in cui artefatti e natura costituiscono un sistema biologico co-evolutivo. Focus di approfondimento: 1.a Approccio sistemico per la comprensione e l'interpretazione della realtà complessa del progetto nella relazione tra agenti di natura tecnica e umana. 1.b Processi di trasformazione dell'ambiente costruito, basati sull'interazione tra sistema fisico, sociale, culturale ed economico. 1.c Strategie di adattamento e di efficienza ecologica per i processi di rigenerazione dei sistemi insediativi. 2_Tecnologia e costruzione di una nuova cultura materiale La cultura materiale nell'era digitale è contraddistinta dalla produzione di manufatti, a tutte le scale del progetto, nei quali sono presenti in misura sempre maggiore contenuti "immateriali" che ne trasformano le modalità di funzionamento, uso e interazione, consentendo al contempo elevati livelli di ottimizzazione di componenti, sistemi e tecnologie e di diversificazione formale e prestazionale. Le potenzialità degli attuali sistemi produttivi permettono ampi livelli di condivisione e di accessibilità riducendo, da un lato, i tempi di trasformazione fisica e prestazionale dei prodotti e contraendo, dall'altro, le fasi di ideazione, realizzazione e utilizzo. Focus di approfondimento: 2.a Integrazione delle tecnologie digitali nel rapporto tra il progetto, la produzione, il prodotto e il ciclo di vita. 2.b Innovazione dei sistemi produttivi per l'offerta di soluzioni diversificate in rapporto alle specificità fisiche e culturali dei luoghi e degli utilizzatori. 2.c Scenari collaborativi per la produzione eco-orientata finalizzati al raggiungimento di obiettivi di innovazione socio-tecnica. 3_Tecnologia e generazione di habitat innovativi La ricerca di un equilibrio tra ambiente artificiale e ambiente naturale fondata sulla costruzione di un comune ecosistema, dovrebbe prevedere la generazione di habitat che privilegino approcci interattivi e relazioni multiple tra le componenti fisiche e tra queste e gli abitanti. La dinamicità prodotta dalla dimensione interattiva consente di delineare scenari di progetto diversi e mutevoli e di sperimentare altresì processi flessibili capaci di indurre adattamenti continui. Come la Natura si presenta nei suoi caratteri trasformativi ed evolutivi, così gli habitat, generati da tali processi, rispondono ai contesti ambientali in virtù della capacità adattiva e informativa degli elementi e degli spazi di cui essi si compongono. Focus di approfondimento: 3.a Tecnologie per habitat responsivi capaci di mutare le proprie prestazioni e configurazioni se stimolati dall'ambiente e dagli utenti. 3.b Processi capaci di proporre risposte dinamiche di organizzazione degli habitat attraverso l'interazione combinata tra le componenti ambientali, tecnologiche e sociali. 3.c Strategie evolutive e adattive per l'abitare in grado di prefigurare e di consentire una pluralità di configurazioni possibili e alternative, alle varie scale, entro quadri di regole condivise. I saggi raccolti in questo volume costituiscono un insieme di idee, riflessioni, posizioni e proposte che, nel quadro della crisi epistemologica che investe le ragioni, il senso e le strutture stesse del progetto, possono aiutare a comprendere in che modo la svolta digitale sta trasformando profondamente il ruolo della cultura progettuale nel rapporto tra tecnica e natura in una transizione storica caratterizzata da cambiamenti climatici e sociali con enormi ricadute di tipo politico, economico e produttivo.
Titolo: Design in the Digital Age. Technology, Nature, Culture
Autore/Autori: Massimo Perriccioli, Marina Rigillo, Sergio Russo Ermolli, Fabrizio Tucci
Editore: Maggioli SPA
Anno di pubblicazione: 11/2020
Numero di pagine: 459
Collana: Politecnica
Serie: Tecnologia
Tematica: Architettura
Lingua: Inglese
Codice ISBN: 8891643278
Codice EAN: 9788890000000
Massimo Perriccioli
Professore ordinario di Tecnologia dell'Architettura DiARC - Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Napoli Federico II.
Marina Rigillo
Professore associato di Tecnologia dell'Architettura DiARC - Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Napoli Federico II.
Sergio Russo Ermolli
Sergio Russo Ermolli Architetto, Professore Associato di Tecnologia dell'Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II, membro del Comitato Direttivo della SITdA - Società Italiana della Tecnologia dell'Architettura, componente del Consiglio Scientifico e del Collegio dei Docenti dei Master Universitari di II Livello in "Building Information Modeling e progettazione integrata sostenibile" e in "Progettazione e riqualificazione architettonica, urbana e ambientale con l'utilizzo di tecnologie innovative" dell'Università di Napoli Federico II, membro della Task Force di Ateneo (TFDA) "Industria 4.0 e sviluppo sostenibile", svolge attività di ricerca sul rapporto fra progetto e innovazione digitale nei processi di produzione industriale e di trasformazione del patrimonio edilizio diffuso.
Fabrizio Tucci
Professore Ordinario di Tecnologia?dell'Architettura, Coordinatore del?Dottorato in Pianificazione, Design,?Tecnologia dell'Architettura presso il?Dipartimento PDTA della Sapienza?Universit? di Roma. Coordinatore del?Cluster Nearly Zero Energy Building e?Delegato ai Rapporti con le Istituzioni?di SITdA - Societ? Italiana della?Tecnologia dell'Architettura.?Coordinatore del Gruppo internazionale?di Esperti del Green City Network,?Stati Generali della Green Economy.