Facoltà di Belle Arti, Università di La Laguna

Scritto da Caterina Testa - 25 febbraio 2015
Hanno partecipato al progetto BEGA, Jung

L’università di La Laguna presso Santa Cruz, Tenerife, si sviluppa nella parte nord occidentale della città, tra il tracciato dell’autostrada ed espansioni residenziali frammentate. La nuova facoltà di Belle Arti occupa un lotto a fianco del campus esistente, esterna al suo perimetro e separata dagli altri edifici da una strada principale.
Il progetto di gpy arquitectos nasce con un duplice obiettivo: da una parte ricongiungere la struttura al campus e alla città circostante, dall’altra isolarsi e proteggersi dal rumore della strada vicina.
La configurazione degli spazi aperti diventa l’elemento che al tempo stesso connette e genera l’innesto del volume, concependo l’architettura come un’estensione dello spazio pubblico del campus.
La piazza di fronte all’edifico raccoglie la circolazione dalla strada all’interno del volume. Le aree funzionali aperte al pubblico e al resto della comunità universitaria, come l’area espositiva, l’auditorium e la biblioteca, sono collocate lungo il percorso che, sviluppandosi, diventa la rampa pedonale che dà accesso diretto ai due livelli principali della facoltà.
La piazza si insinua attraverso il volume segnandone l’entrata principale, e trasformandosi in un’ampia terrazza che domina il cortile interno. Da qui, il sistema distributivo prende la forma di gallerie semi-aperte che disegnano gli spazi aperti all’interno del complesso.
I piccoli giardini, le ampie terrazze, le passerelle sospese insieme alle gallerie coperte sono stati pensati come luoghi complementari alle aree interne, capaci di offrire una sequenza ininterrotta di punti di vista e scorci, occasioni di incontro e socializzazione.
Lo spazio distributivo esterno, concepito come un flusso ininterrotto che da strada diventa corridoio, si traduce architettonicamente in una fascia di calcestruzzo che avvolge...