Jacobs Medical Center

Scritto da Michael Webb - 25 ottobre 2017

Gli americani spendono il doppio nella sanità rispetto ai cittadini di altri Paesi sviluppati; molti di loro tuttavia non possono permettersi i trattamenti poiché l’industria farmaceutica, che antepone il proprio profitto alla salute pubblica, esercita una forte pressione sul Congresso. Eppure la qualità delle istituzioni di prim’ordine non teme rivali; la University of California a San Diego (USCD), per esempio, è entrata a far parte di questa élite con la realizzazione del Jacobs Medical Center, una torre vetrata di dieci piani che ospita tre strutture sanitarie ad alta specializzazione una in sommità dell’altra: chirurgia avanzata nei primi due livelli, oncologia nei quattro successivi, infine assistenza neonatale e ostetrica per gravidanze ad alto rischio. In corrispondenza dei primi tre piani, un’ala collega la torre a un ex ospedale pubblico, oggi polo di ricerca accademica. Il plauso ottenuto dieci anni fa per il centro studenti del campus UCSD è valso a Mehrdad Yazdani l’opportunità di un nuovo incontro con la committenza assieme ai colleghi di Cannon Design Group per la progettazione del Jacobs. «Ammisi di non aver mai realizzato un ospedale - ha dichiarato l’architetto iraniano -, ma anche di aver progettato un palazzo di giustizia senza alcuna esperienza pregressa ottenendo comunque vari riconoscimenti come i premi per il Gates Vascular Institute (THE PLAN 066) e la stazione della metropolitana di Los Angeles». Il cliente, al corrente della grande competenza di Cannon Design nel settore delle strutture sanitarie, si è poi affidato a Yazdani sapendolo affiancato da un team di esperti in grado di assisterlo nella scelta di un approccio non convenzionale. «In una simile situazione, altri architetti sarebbero stati costretti a ripiegare su collaborazioni con specialisti esterni, finendo poi per viaggiare su binari separati senza il minimo confronto. Io, invece, faccio parte del consiglio di Cannon Design dove si pratica una cultura della condivisione». Non...