Residenza Thorne

Sewickley Heights fa parte di quelle esclusive comunità di campagna poste ai margini delle città-contee degli Stati Uniti. Oltre un secolo fa, al culmine dell’industrializzazione, le famiglie benestanti iniziarono ad abbandonare i centri urbani – in questo caso Pittsburgh – con il loro rumore, affollamento e degrado ambientale, per stabilirsi nelle tranquille campagne bucoliche, dove tracce di paesaggio agricolo convivono oggi con spazi per attività d’élite come golf, tennis e ippica. La residenza Thorne è un porto sicuro in questo contesto extraurbano.

Come a New Canaan in Connecticut, dove negli anni Cinquanta Philip Johnson e altri architetti laureati ad Harvard costruirono ville moderniste, o a Potomac in Maryland, dove Charles Gwathmey prima e Thomas Phifer successivamente progettarono i Padiglioni del Glenstone Museum, un’elegante fusione di architettura, arte e paesaggio, a Sewickley Heights un suggestivo intervento contemporaneo integra il patrimonio architettonico locale composto da residenze costruite ad hoc e da ciò che rimane di un passato agricolo.

Dalla strada adiacente, tra la rigogliosa vegetazione, si intravede il progetto: un cluster lineare di strutture basse e una torre esile formano un complesso appena percettibile nell’andamento collinare del sito; emerge invece chiaramente la silhouette di un terzo volume, un vecchio fienile con volta a botte ristrutturato in modo estroso, che oggi viene utilizzato come dépendance per eventi o riunioni tra parenti o amici. Qui i proprietari hanno abitato mentre veniva costruita la struttura principale, progettata da studio d’ARC architects, con sede a Pittsburgh.

La vista dall’alto – da un deltaplano o con un drone – offre l’immagine di una composizione più unificata. La fascia lunga e massiccia che si sviluppa lungo l’asse est/ovest, tra il fienile e la...

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