Edificio residenziale “De Amicis 154”

Se scorriamo le fotografie di una città come Los Angeles scattate un secolo fa si rimane stupiti. Il luogo è semidesertico, la vegetazione scarsa e i complessi edilizi (quasi tutti pueblos, ovvero masserie spagnoleggianti in mattoni crudi) sono distanziati tra loro secondo un ordine che fa pensare ad un accampamento militare in via di allestimento. Oggi l’immagine della città è completamente diversa: essa è, dopo appena un secolo, una città satura. I quattro grandi sistemi identificati da Reyner Banham agli inizi degli anni Settanta nel suo straordinario Los Angeles. L’architettura delle quattro ecologie, ovvero le spiagge, le highway, il suburbio e le ville in collina, appaiono ormai legati tra loro, necessari l’uno agli altri. Eppure la sensazione che ancora si ha è di una città ancora in formazione; una città con un forte carattere, capace anche di una sua peculiare bellezza, ma che continua a mantenere quello che potremmo definire un fondo di instabilità, come se il tutto fosse stato più che costruito, allestito. 

Guido Piovene ha percorso con sua moglie in macchina per lungo e largo gli Stati Uniti d’America. Il risultato di quello che è stato uno dei primi on the road è un libro: De America. Nella West Coast Piovene rimane affascinato da Los Angeles e sarà proprio il ricordo di Los Angeles a comparire nel successivo libro di Piovene, il Viaggio in Italia. Pescara è una città nuova; il piccolo borgo di pescatori diventa infatti città negli anni Venti del secolo scorso e lo fa secondo due direzioni ortogonali. La prima, perpendicolare alla costa, segue il fiume; la seconda è invece parallela alla costa e si attesta su di essa. La direzione parallela  è, come spesso avviene nell’Adriatico, una lunga zonizzazione di palazzine che...

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