Come architetto e urbanista ho dedicato il mio impegno allo sviluppo delle comunità sottoservite e alla formazione delle future generazioni di designer, architetti, pianificatori e promotori del cambiamento. Ho passato la maggior parte del mio percorso professionale studiando nuove metodologie, pratiche e teoriche, che mi hanno portato a realizzare progetti e soluzioni più rispondenti a diverse scale, coinvolgendo la comunità durante l’intero processo progettuale. I miei progetti preferiti sono quelli che offrono la possibilità di coinvolgere direttamente i residenti, gli stakeholder e la comunità nel suo insieme, mentre io mi muovo tra la macro e la micro scala per fare progredire questi programmi dalla fase preliminare concettuale alla completa realizzazione. Sono determinato dalla convinzione che un unico progetto possa cambiare una comunità – e se cambiamo abbastanza comunità, possiamo cambiare il mondo.
Oggi, in qualità di direttore della progettazione e responsabile del settore Diversità, Equità e Inclusione (DEI) di Gensler, gestisco gli sforzi e le strategie dello studio per costruire un futuro equo e inclusivo e ne promuovo al contempo l’impegno nell’affrontare le sfide di ogni regione e comunità in base a una prospettiva globale. I principi DEI sono allineati ai valori fondamentali di Gensler e sono presenti nel nostro DNA dalla fondazione dello studio da parte di Art Gensler nel 1965.
Uno dei motivi che mi hanno avvicinato a Gensler oltre 12 anni fa è stato l’approccio incentrato sulle persone, che combacia con la mia etica e le mie convinzioni. Lo studio è molto attento nel valorizzare la molteplicità dei punti di vista, le diverse voci, i talenti e le esperienze personali del team per ottimizzare l’impatto del progetto sulla comunità. Questa determinazione intenzionale di progettare in funzione dell’esperienza umana ci permette di affrontare le sfide più difficili presenti nelle città di tutto il mondo e di dare forma a un futuro più resiliente ed equo per tutti.
Non vogliamo tuttavia essere conosciuti soltanto come lo studio di architettura e progettazione più grande del mondo: vogliamo essere quello di più forte impatto, e per raggiungere questo obiettivo concentriamo i nostri sforzi collettivi sia sul cambiamento climatico sia sulla giustizia sociale, due emergenze globali che influenzano le condizioni e la qualità di vita delle persone. L’analisi dell’intersezione di questi due aspetti di criticità evidenzia come essi esasperino le disuguaglianze presenti all’interno delle comunità di colore di tutto il mondo.
Prospettiva globale
Gensler lavora incessantemente a livello internazionale come una società “one-firm” (un’impresa che mette in pratica sistemi di gestione per incoraggiare la lealtà e la collaborazione dei dipendenti sia tra loro sia nei riguardi dell’azienda, N.d.T.). Con oltre 6.000 dei migliori talenti del mondo che compongono il gruppo in continua crescita, la struttura è saldamente radicata in 16 Paesi. Parallelamente al percorso di crescita nei nuovi mercati e in quelli già esistenti, in Gensler ci impegniamo a migliorare la nostra comprensione dei contesti locali e delle loro specifiche problematiche.
L’impatto globale dei nostri progetti parte dai talenti locali, dal radicamento nel territorio e dalla comprensione del luogo. Sappiamo quanto sia importante stabilire una presenza locale nei Paesi, nelle città e nelle comunità in cui i nostri progetti saranno sviluppati, quali spazi e luoghi a servizio e valorizzazione dell’esperienza umana.
Uno dei maggiori vantaggi della presenza in loco è l’opportunità di individuare e reclutare talenti locali. Nel 1988 a Londra abbiamo aperto la nostra prima sede fuori dagli Stati Uniti, continuando al contempo a espandere la nostra presenza nel mondo, aprendo sedi a Parigi e Vancouver nel 2019, a Riyadh, Berlino e Nashville nel 2022, a Kansas City nel 2023, a Columbus (Ohio) e nella Repubblica Dominicana nel 2024.
I nostri collaboratori
Dopo aver fondato la società nel 1965 con la moglie Drue e il socio Jim Follett, nei successivi 50 anni Art Gensler ha trasmesso allo studio i suoi valori e principi guida, e la sua eredità persiste nel lavoro che svolgiamo, nelle relazioni che costruiamo e nelle innovazioni che promuoviamo.
«Assumi persone più intelligenti di te e fatti da parte» è una delle sue citazioni che preferisco. Egli infatti era convinto che per far crescere lo studio si dovessero far crescere i collaboratori. Oggi sappiamo che il nostro successo deriva dall’investimento sui collaboratori, dal supporto nei loro confronti e dall’avere valorizzato le loro capacità in modo che possano esprimere al meglio il loro potenziale.
Che si tratti di garantire l’accesso a strumenti e risorse oppure offrire opportunità di sviluppo professionale, la nostra priorità è creare un ambiente di lavoro in grado di sostenere pienamente i membri del team in quanto individui con esigenze specifiche e ambizioni in continua evoluzione: un luogo di lavoro in cui si sentano al sicuro e tenuti in considerazione, in cui le loro voci vengano ascoltate e le loro istanze considerate prioritarie.
È anche nostra responsabilità comprendere, valorizzare e arricchire le esperienze individuali di tutti i membri del team. Il nostro obiettivo è creare un ambiente di lavoro accogliente, inclusivo e di supporto, in cui tutti si sentano incoraggiati a seguire le proprie passioni e sviluppare la propria crescita professionale.
Le strategie di Gensler per un futuro equo e inclusivo
In Occidente la pratica dell’architettura è storicamente una professione sovrarappresentata da uomini bianchi di età avanzata, ma negli ultimi anni organizzazioni negli Stati Uniti – come il National Council of Architectural Registration Boards, l’American Institute of Architects e l’Association of Collegiate Schools of Architecture – e nel Regno Unito – come l’Architects Registration Board e il Royal Institute of British Architects – hanno registrato un aumento costante della rappresentanza femminile e di gruppi razziali ed etnici sottorappresentati per quanto riguarda sia l’iscrizione all’università che l’abilitazione professionale. Tuttavia, mentre per molti di questi gruppi si registra una crescita costante ogni anno, la percentuale di architetti neri abilitati alla professione negli Stati Uniti e nel Regno Unito è rimasta invariata, leggermente al di sopra del 2%, con una rappresentanza di architette nere pari allo 0,4%.
Istituite per la prima volta nel 2020, le strategie di Gensler per la lotta al razzismo sono diventate una piattaforma trasformativa che aiuta ad affrontare le numerose ingiustizie che affliggono il nostro mondo. Noi stessi compiamo i primi passi nel settore per dare l’esempio e guidare un cambiamento collaborativo e d’impatto. Il linguaggio è stato elaborato con cura dai nostri presidenti, Diane Hoskins e Andy Cohen, e dal Comitato direttivo di Gensler, con l’intento di contrastare i tanti problemi che i professionisti sottorappresentati affrontano da tempo nel settore della progettazione edilizia. Sono stati volutamente evidenziati gli studenti e i professionisti neri, che per decenni hanno fatto registrare il più grande divario in termini di rappresentanza e che sono serviti come indicatore dei risultati e del successo di strategie efficaci in termini di diversità. Come risulta dalle politiche trasformative incluse nell’American with Disabilities Act del 1990, crediamo che risorse e interventi mirati a sostegno delle comunità più disagiate rappresentino un beneficio per tutti noi.
Negli ultimi quattro anni abbiamo assistito a grandi cambiamenti riguardo ai temi Diversità, Equità e Inclusione e le nostre strategie ci hanno guidato nell’orientare il nostro percorso. Tuttavia sappiamo che prima di progettare per un mondo in radicale trasformazione, dobbiamo avere il coraggio di cambiare in modo radicale la nostra visione del mondo. Avendo perfezionato il nostro approccio in risposta a dati tracciati e feedback diretti dei nostri collaboratori, leader, clienti e partner, le nostre strategie continuano a evolversi.
1. Promuovere un ambiente inclusivo in Gensler
I nostri progetti sono più equi, inclusivi e d’impatto quando i rispettivi progettisti esaminano e comprendono la diversità delle comunità per le quali operiamo. Valutiamo e miglioriamo continuamente i nostri metodi di selezione e assunzione, promuovendo relazioni significative con i futuri collaboratori e affrontando i pregiudizi nel processo decisionale.
Una volta assunti, si entra a far parte di una solida comunità in cui le persone vengono incoraggiate a lavorare al meglio, a valorizzare la propria immagine professionale e a cogliere le opportunità per sviluppare il proprio potenziale. Alcune nostre iniziative per lo sviluppo dei talenti sono le partnership con il Black Women in Architecture (BWA) Network e due dipartimenti locali del National Organization of Minority Architects (NOMA), NC NOMA e SF NOMA. Nel 2023, le nostre sedi di Raleigh (North Carolina) e Oakland (California) hanno avuto l’onore di ospitare il brunch annuale di BWA, che rappresenta una straordinaria opportunità per i nostri collaboratori di entrare in contatto con professioniste e studentesse di architettura di colore, ma non solo. Un altro esempio significativo è il programma Thrive, sperimentato per la prima volta nei nostri uffici di New York e Washington D.C., che stimola l’impegno dei membri del team promuovendo la nostra cultura incentrata sulle persone, con un’enfasi particolare su obiettivi, opportunità, eccellenza, servizio e impatto. Successivamente Thrive è stato implementato con successo presso le nostre sedi nella regione sud-orientale e sta già avendo un notevole impatto sui nostri collaboratori.
2. Offrire opportunità di formazione agli studenti
Ci stiamo prendendo cura della prossima generazione di progettisti interessando gli studenti a questa disciplina. L’educazione al design degli studenti sviluppa la loro creatività, il loro pensiero critico e li indirizza verso un metodo di progettazione orientato in ambiti diversi, una formazione che assicura loro un futuro dinamico e inclusivo all’interno della nostra professione.
Attraverso programmi di tutoraggio e formazione e la costruzione di solide relazioni con i nostri partner, coltiviamo il talento dei futuri progettisti e offriamo a tutti loro opportunità di apprendimento e crescita. Con il Gensler Apprenticeship Program (GAP), un apprendistato retribuito di due anni che offre un percorso alternativo equo, accessibile e rigoroso nel settore della progettazione, coinvolgiamo gli studenti di tutte le estrazioni sociali prefigurando loro una carriera in architettura e design. Grazie a questo programma agli apprendisti di Gensler vengono fornite conoscenze specialistiche nella progettazione e nella tecnica costruttiva e una formazione aziendale attraverso un’esperienza pratica. Il progetto pilota del GAP si è concluso di recente e i primi apprendisti stanno percorrendo le fasi successive del loro percorso professionale.
Gensler sponsorizza anche molti programmi esterni che coltivano interesse nel campo del design, tra cui l’Hip-Hop Architecture Camp, un’esperienza immersiva di una settimana in cui giovani appartenenti a gruppi sociali sottorappresentati vengono avvicinati al mondo dell’architettura, della pianificazione urbana e della trasformazione creativa di spazi generici in luoghi. Con Club Ideate, altra esperienza immersiva di tre giorni, gli studenti imparano a creare spazi, edifici ed esperienze per promuovere una comunità orientata alla salute, al benessere e all’impegno comunitario; e infine la nostra annuale Student Design Charrette, che si svolge in sette College e Università storicamente nere e crea un ponte tra il mondo accademico e la professione, stabilendo relazioni durature tra docenti, studenti e mentori di Gensler.
3. Sviluppare soluzioni progettuali dirette alla comunità nelle nostre città e nei nostri quartieri
È fondamentale includere le voci della comunità nel nostro processo progettuale, che è mirato, collaborativo e d’impatto. Costruire relazioni con le nostre comunità nel processo di riprogettazione delle nostre città e dei nostri quartieri significa saper ascoltare e accogliere i diversi punti di vista.
Riconoscendo l’importanza dei feedback delle comunità e del loro coinvolgimento, nel 2020 il Gensler Research Institute ha fondato l’innovativo Center for Research on Equity and the Built Environment volto a comprendere meglio il nostro mondo che sta cambiando radicalmente, attraverso lo studio della relazione tra l’ambiente costruito e la diversità, l’equità e l’inclusione. In particolare, il Centro si occupa di ricerche sul razzismo sistemico, i pregiudizi inconsci e la giustizia sociale e sin dalla sua istituzione ha finanziato con successo 60 progetti di ricerca.
4. Creare opportunità per i professionisti storicamente sottorappresentati
Gensler crea solide partnership con i leader del settore e con le organizzazioni coinvolte per creare all’interno del nostro campo di azione opportunità di equità. Il nostro impatto, sempre più forte, è reso possibile dalle persone di straordinario talento con cui lavoriamo, sia all’interno sia all’esterno dello studio.
Ci impegniamo a collaborare con imprese di proprietà di minoranze e donne su molti progetti in tutte le nostre aree di attività nel mondo. Negli ultimi cinque anni Gensler ha collaborato con oltre 1.200 imprese di proprietà di minoranze, donne e persone svantaggiate, con un costo di oltre 149 milioni di dollari.
Gensler ha stretto partnership strategiche e a lungo termine con organizzazioni come l’International Interior Design Association ed è stato sponsor fondatore di Design Your World (DYW), un campo estivo educativo dedicato agli studenti delle scuole superiori, con l’obiettivo di promuovere equità e diversità attraverso studi concreti di progettazione, tutoraggio, viaggi di studio, lavoro in azienda e altre iniziative. Lanciato nel 2020, DYW si svolge in diverse città statunitensi in cui opera Gensler ed evidenzia come il mondo del design possa essere accessibile a tutti, sia come professione sia come parte importante della vita. Abbiamo anche siglato un contratto di collaborazione permanente con NOMA, con cui condividiamo l’impegno a migliorare la fase di reclutamento, educazione, formazione, promozione e successo degli architetti provenienti da contesti diversi e con prospettive diverse, e un contratto di collaborazione continua con l’ACE Mentor Program of America, per invogliare gli studenti delle scuole superiori a intraprendere una carriera nel campo dell’architettura, dell’ingegneria e dell’edilizia. Collaboriamo con le sezioni locali dell’ACE per entrare in contatto con gli studenti di quella comunità e sostenere il loro continuo avanzamento nel settore.
5. Collaborare con i nostri clienti su obiettivi condivisi di equità e inclusione
Allineando i nostri obiettivi di equità e inclusione a quelli dei nostri clienti, promuoviamo una visione condivisa per un cambiamento positivo. Attraverso una collaborazione intenzionale per rafforzare il nostro impegno civico, aiutiamo i nostri clienti a raggiungere gli obiettivi DEI prefissati rafforzando al contempo l’impegno comune per creare un ambiente costruito giusto ed equamente idoneo per tutti.
Sostenibilità
Poiché il settore edilizio è responsabile di quasi il 40% delle emissioni globali, è nostra responsabilità ripensare il modo in cui costruiamo adottando un approccio sostenibile nella realizzazione dell’ambiente costruito. In base ai parametri stabiliti dalla Architecture 2030 Challenge, dal 2021 i progetti di Gensler producono un’emissione annua stimata di 8,46 milioni di tonnellate metriche di CO2e. Secondo le stime di Architecture 2030, si tratta della metà delle emissioni stimate per un portfolio simile di edifici “medi”. Di conseguenza, il nostro studio ha istituito la Gensler Cities Climate Challenge, un’iniziativa incentrata sulla riduzione delle emissioni sia durante l’utilizzo dell’edificio (carbonio operativo) sia in fase di costruzione (carbonio incorporato), attraverso la quale ci siamo posti l’obiettivo di avere un portfolio di carbonio a impatto zero entro il 2030.
Considerando le dimensioni del nostro studio, una delle molte tattiche che stiamo adottando è l’utilizzo di materiali più “puliti” nei nostri progetti. Di recente abbiamo stabilito i Gensler Product Sustainability Standards, ovvero criteri di sostenibilità per i 12 prodotti più comunemente utilizzati in architettura. Attraverso questi parametri, ci proponiamo di essere all’avanguardia nell’utilizzo di materiali più ecologici per i progetti futuri e diffondere questo obiettivo a tutto il settore.
Progettare per la giustizia razziale
La vera equità e la vera inclusione non si ottengono da un giorno all’altro e richiedono empatia, coraggio, persistenza e intenzionalità. È necessario inoltre definire un punto di riferimento, mettere in campo strategie solide e creare collaborazioni con realtà che condividono la stessa filosofia per procedere con questo indirizzo.
Attualmente forze divisive molto attive premono per bloccare una legislazione di lunga data e, con essa, i programmi e le iniziative DEI. Sono orgoglioso di poter affermare che in questo momento conflittuale, mentre altri si allontanano silenziosamente dalle promesse fatte nel 2020 a seguito dell’omicidio di George Floyd e alla conseguente consapevolezza razziale, Gensler rimane ancorato ai propri principi guida e continua a impegnarsi per un futuro più giusto ed equo per tutti.
Stiamo lavorando assieme ai nostri partner alleati e ai nostri clienti per un cambiamento significativo e duraturo, con lo scopo di smantellare le forme sistemiche di oppressione connesse al settore della progettazione edilizia. Dal 2020 abbiamo registrato progressi costanti nell’assunzione e nella conservazione del posto di lavoro di donne, membri della comunità LGBTQIA+ e appartenenti a categorie razziali ed etniche all’interno dello studio. Questo aumento complessivo dell’impegno e delle opportunità per ogni collaboratore dimostra che la nostra strategia, per usare una figura retorica, è “un’ondata crescente che sta sollevando tutte le barche”.
Progettare per lasciare il segno
Nell’ambito delle strategie DEI, l’impegno costante di Gensler per la sostenibilità e la progettazione equa sottolinea la nostra dedizione alla creazione di spazi sicuri e inclusivi per tutti. Combattendo ingiustizie storiche e proponendo soluzioni innovative, abbiamo stabilito un nuovo punto di riferimento per l’architettura e il design, dimostrando che la progettazione può davvero essere un catalizzatore di cambiamenti positivi. Tuttavia, questo non è un percorso che possiamo intraprendere da soli.
In collaborazione con i nostri partner e clienti, ci impegniamo ad abbattere le barriere e a combattere le sfide che le minoranze affrontano da tempo nel nostro campo professionale. Al tempo stesso stiamo rafforzando le nostre iniziative DEI in ciascuno dei nostri 56 uffici nel mondo. Riconosciamo che in ogni comunità ci sono forme di oppressione profondamente radicate che ostacolano il progresso dei gruppi emarginati e per questo motivo diamo a ciascuna delle nostre sedi la facoltà di definire le priorità e di attuare le nostre strategie per costruire un futuro giusto e inclusivo con il massimo impatto sulle rispettive comunità. Qui inizia l’azione vera e propria, dove i nostri sforzi incontrano le sfide del mondo reale e dove Gensler sfrutta la forza del suo collettivo. Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni sociali più ampie e affrontare concretamente l’oppressione sistemica facendo leva sulle dimensioni e sull’influenza del nostro studio. In quanto realtà internazionale, adottare un autentico approccio locale ci permette di entrare in contatto con le nostre comunità, di comprendere le loro sfide specifiche e di affrontarle attraverso il potere trasformativo del design.
La progettazione può essere un segnale importante di cambiamento positivo, che evidenzia il fatto che una comunità è valorizzata e supportata. Per promuovere il benessere del nostro mondo, dobbiamo affrontare questioni difficili, disciogliere i complessi legami tra l’ambiente costruito e l’ingiustizia agendo collettivamente. In qualità di responsabili della più grande società di progettazione del mondo, ci impegniamo a combattere il razzismo promuovendo la giustizia, l’equità e l’inclusione in ogni progetto. Incoraggiamo tutti i colleghi a seguire il nostro esempio, in modo da avere tutti insieme un impatto duraturo che porti miglioramento e sviluppo nel nostro settore.
Una forma ispirata a un’onda di marea
line+ studio
Per la rubrica Letter from China Xiangning Li racconta il Museo del Fiume Qiantang di Hangzhou, a cura di line+ studio....Intersezioni geometriche
WORKac
Per la rubrica Letter from America Raymund Ryan racconta l’Edificio per uffici “Building B” di WORKac a San Francisco....Rivitalizzare la periferia
Kris Yao | Artech
Per la rubrica Highlights Michael Webb parla del Museo d’arte a Nuova Taipei, di Kris Yao | Artech....