Un’architettura contemporanea e rivoluzionaria

All’età di 53 anni, Sou Fujimoto è una delle figure emergenti dell’architettura contemporanea giapponese. Nel suo intento di dare un nuovo significato alla professione, si è proposto di lasciare un segno sia in Giappone, dove è responsabile del masterplan di Expo 2025 Osaka, sia in Francia, dove ha lavorato a numerosi progetti come il sorprendente polo didattico della prestigiosa École Polytechnique. L’architetto si è confrontato con Philip Jodidio su questi due progetti recenti e su altre idee riguardanti l’architettura.

La maggior parte degli architetti più noti in Giappone proviene da città come Tokyo, Osaka, Kyoto, o comunque da Honshu, l’isola principale. Sou Fujimoto invece, è nato nel 1971 a Higashikagura, sull’isola di Hokkaido, e già questo è sufficiente per contraddistinguerlo nel panorama architettonico giapponese contemporaneo. Higashikagura è una cittadina di circa 10.000 abitanti situata nella regione centrale di Hokkaido, la seconda isola più grande del Giappone e la sua prefettura più settentrionale, nonché per molto tempo terra degli indigeni Ainu. Si pensa che questa popolazione discenda dal popolo di cacciatori-raccoglitori Jōmon vissuti in Giappone dal 14.000 al 300 a.C. Tra Giappone e Hokkaido c’è stata una lunga storia di rapporti e conflitti, con l’annessione giapponese dell’isola e l’assimilazione degli Ainu avvenuta solo nel 1868 con la rivoluzione Meiji. Tuttora Hokkaido è scarsamente popolata e meno sviluppata del resto del Paese e i legami con l’antica cultura e con le tradizioni giapponesi, indiscussi ed evidenti a Honshu, vi sono meno presenti. Persino la geografia e il clima sono diversi. L’isola del Nord, separata da Honshu dallo stretto di Tsugaru, è molto più selvaggia: nel 2010, circa il 73% della...

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