Complesso residenziale su Spallartgasse

Scritto da Michael Webb - 1 marzo 2024

L’edilizia residenziale pubblica contribuisce a rendere Vienna una delle capitali più vivibili e fruibili d’Europa e non solo, mostrando di saper fare tesoro dell’eredità del periodo interbellico, allorché il governo socialista finanziò progetti ambiziosi come il Karl-Marx-Hof, recentemente ristrutturato e tuttora luogo appetibile in cui vivere. Diversamente dagli squallidi edifici tipici dei blocchi sovietici e dagli stigmatizzati progetti di edilizia residenziale pubblica della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, le migliori residenze popolari viennesi reggono tranquillamente il confronto con i complessi residenziali berlinesi degli anni Venti come l’Onkel-Toms-Hütte e l’Hufeisensiedlung, che realizzano a misura d’uomo l’idea della città-giardino e della Ville Radieuse di Le Corbusier.

Il nuovo complesso residenziale su Spallartgasse si è di recente aggiunto al patrimonio esistente. Si tratta di un intervento pubblico-privato di 1.000 unità sorto in un sobborgo occidentale di Vienna. Nel 2016 la città aveva promosso un concorso a livello europeo per la pianificazione di un masterplan che comprendeva alloggi e un parco da realizzare sul sito di un ex quartiere generale dell’esercito abbandonato da tempo e risalente all’epoca dell’Impero austro-ungarico. In Austria, oggi un Paese neutrale, pacifico e privo della necessità di ricorrere alla forza militare, sono sorti alberi laddove in passato sfilavano soldati. La città impone elevati standard di costruzione e di servizi per gli alloggi sovvenzionati, che devono rispettare per gli appartamenti norme rigide quali dimensioni minime, altezza dei soffitti e la presenza di balconi. Il 60% di tutti i futuri sviluppi promossi dall’amministrazione cittadina saranno sovvenzionati, di conseguenza queste direttive ufficiali hanno un forte impatto sul mercato.

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