Dietro qualsiasi iniziativa di successo si cela una storia di ispirazione, determinazione e collaborazione. È questo il caso dell’organizzazione Beyond the Built Environment (BBE – Andare oltre il costruito), che testimonia il risultato che si può ottenere quando una visione personale viene condivisa da più persone, trasformandosi in uno sforzo collettivo. In questo articolo ripercorrerò la storia dello sviluppo di BBE, evidenziandone le tappe principali, le sfide e l’incredibile trasformazione.
BBE si è sviluppata spontaneamente partendo dal mio lavoro come attivista in campo architettonico. Per anni mi sono impegnata in prima persona in organizzazioni quali la National Organization of Minority Architects (NOMA) e l’American Institute of Architects (AIA), dove ho potuto confrontarmi con colleghi architetti acquisendo conoscenze specifiche riguardo a diversità, equità e inclusione, problematiche che la nostra professione deve affrontare. Tuttavia, durante questo periodo mi sono accorta della necessità di colmare una grave lacuna che corrispondeva alle mie capacità e alla mia passione: mettere in luce e valorizzare le storie di successo di voci sottorappresentate anziché affrontare unicamente problemi sistemici.
Il momento significativo che ha portato alla creazione di BBE è stato nel 2017 quando ho organizzato e curato la prima mostra Say It Loud. È stata un’esperienza trasformativa che ha dimostrato il potere delle esposizioni di apportare cambiamenti, sia a livello locale sia su scala più ampia. Man mano che la mostra otteneva attenzione e riconoscimenti, diventava sempre più evidente il potenziale impatto che avrebbe potuto avere oltre i confini di New York. Per questo motivo, nel 2018, è diventato essenziale definire una struttura organizzativa – la BBE – attraverso la quale ampliare la nostra visibilità e ospitare, curare e organizzare iniziative a livello globale.
Al momento della sua fondazione l’obiettivo di BBE rispecchiava quello che si pone oggi: riconoscere e apprezzare i contributi dei progettisti BIPOC (neri, indigeni e persone di colore) e di sesso femminile (NdT: nel testo originale inglese “diverse”, tradotto di seguito come “diverso”), e impegnarsi per costruire ambienti adeguati e comunità eque. Inizialmente mi sono concentrata sulla realizzazione di una piattaforma per le mie iniziative e sulla ricerca di un sostegno finanziario; gli scopi e obiettivi di BBE si sono definiti progressivamente nel corso di questo impegno.
L’organizzazione intende supportare le donne e le persone di colore attraverso iniziative come la mostra itinerante, un programma di affiancamento e una piattaforma per la condivisione di percorsi ed esperienze. La BBE si propone di fornire risorse e supporto alle persone sottorappresentate in ambito architettonico. Essa è nata come forza e risorsa per professionisti del settore e promotrice di voci diverse di una comunità impegnata a garantire equità.
Sin dal principio, lo scopo della mia organizzazione era chiaro: evidenziare e valorizzare i contributi spesso trascurati forniti da professionisti BIPOC e di sesso femminile all’ambiente costruito. I progetti e le iniziative di BBE sono stati creati appositamente per raggiungere questo obiettivo, coinvolgendo, supportando, informando e collaborando con pubblici diversi.
Per quanto questi programmi abbiano avuto un impatto significativo, non sono mancate le difficoltà, tra cui limitazioni delle risorse e, in alcune comunità, la carenza di mezzi per ospitare le mostre Say It Loud. Il nostro obiettivo è quello di indirizzare le raccolte fondi verso il supporto alle comunità locali attraverso borse di studio e aiuti finanziari, rendendo possibile la partecipazione dei professionisti della prossima generazione.
Dedizione, sfide e sforzi incessanti hanno caratterizzato il processo di fondazione di BBE. All’inizio occuparsi dell’organizzazione è stato uno sforzo solitario e trasformare questa visione in realtà ha richiesto un impegno assiduo.
Una delle prime sfide da affrontare è stata rompere il silenzio su tematiche quali diversità, equità e inclusione all’interno della professione di architetto. Storicamente essa era al servizio soprattutto di committenti facoltosi, con conseguenti pesanti disuguaglianze nell’ambiente costruito, in particolare nelle comunità di colore. BBE intendeva sovvertire lo status quo ma questo significava andare contro un sistema che era rimasto a lungo incontrastato per dare voce a chi prima non l’aveva mai avuta.
Lo sforzo richiesto per raggiungere questo obiettivo è stato immenso. Impegnarsi in nome di ambienti equi e onorare i contributi di progettisti diversi non era solo una causa ma una vocazione; comportava lunghe ore di lavoro, un’attività di sensibilizzazione instancabile e una forte convinzione della giustezza del proprio impegno. Significava fungere da ponte tra le persone emarginate e la professione, amplificando le voci di coloro che spesso sono trascurati o inascoltati.
Le mostre Say It Loud hanno avuto successo creando consapevolezza nell’opinione pubblica e dando valore a progettisti diversi, tuttavia ampliare questo impegno a livello globale ha comportato un’ulteriore serie di sfide: ottenere risorse e supporto e creare collaborazioni per poter ospitare le mostre e le iniziative in varie località; un compito arduo ma fondamentale per ampliare la visibilità e l’impatto dell’associazione.
Lo sforzo non era limitato all’organizzazione delle esposizioni, bisognava cercare progettisti sottorappresentati e incoraggiarli a condividere le proprie storie, facendo loro capire che ciò che stavano facendo era degno di essere valorizzato, ma anche collaborare con diversi gruppi all’interno di comunità e organizzazioni, spesso in aree svantaggiate, per rendere le mostre accessibili a tutti.
Più cresceva BBE e più aumentavano le sfide. Convincere i professionisti del loro valore richiedeva uno sforzo continuo e alcune comunità non disponevano delle risorse necessarie per accogliere le esposizioni evidenziando la necessità di un sostegno finanziario e di borse di studio per colmare queste lacune.
Ciononostante, sfida dopo sfida, BBE si è rafforzata. Il duro lavoro, la dedizione e la fiducia nel compito assunto hanno continuato a far progredire l’organizzazione, che è diventata un faro di speranza per professionisti marginalizzati, una piattaforma per le loro storie e una testimonianza della forza della visione di una persona tramutatasi in movimento globale.
Il passaggio da semplice iniziativa a forza di cambiamento apprezzata non sarebbe stato possibile senza partnership strategiche, premi prestigiosi e collaborazioni produttive che hanno contribuito ad accrescere il nostro prestigio.
Uno dei momenti più importanti per BBE è stato nel 2021, quando l’AIA mi ha conferito il premio Whitney M. Young Jr., un’onorificenza che ha riconosciuto i miei contributi e sottolineato l’importante lavoro dell’associazione a supporto della diversità e dell’inclusione in architettura, ma che ha anche avvalorato la nostra visione, invitando altre persone a unirsi al nostro percorso di riprogettazione del paesaggio architettonico.
Il nostro percorso di crescita è stato segnato da diverse strategie e iniziative chiave:
Grazie a queste iniziative strategiche, la credibilità di BBE è aumentata e la nostra voce è diventata sempre più forte. Eppure, c’è ancora molto lavoro da fare. Continuiamo tuttora a spingerci oltre, abbattendo le barriere e mettendo in discussione lo status quo. Più che ottenere visibilità, vogliamo trasformare il mondo dell’architettura e del design in modo che diventi il riflesso reale della ricca diversità della nostra società e valorizzare i contributi di tutti, indipendentemente dalla loro provenienza o identità. Ogni premio, partnership e collaborazione è un passo avanti rispetto alla nostra visione e sono onorata di esserne la guida.
Più l’organizzazione guadagnava prestigio all’interno della comunità dell’architettura e del design, più aumentava la richiesta dei nostri programmi e servizi. Abbiamo assistito a una graduale ma notevole crescita di interesse e partecipazione da parte di singoli individui e organizzazioni, indice di un profondo cambiamento della percezione della diversità e dell’inclusione all’interno di questo campo.
Il percorso di BBE è stato segnato da una crescente richiesta delle nostre iniziative, indicando una maggiore consapevolezza della necessità di diversità e inclusione nel nostro settore. Il nostro supporto è sempre più richiesto e sempre più persone e istituzioni desiderano partecipare al cambiamento che stiamo promuovendo.
Uno degli aspetti più gratificanti di questo percorso è assistere alla volontà del singolo individuo di impegnarsi nelle iniziative di BBE. Il crescente numero di candidati ha dimostrato quanto fosse necessaria l’offerta di opportunità, riconoscimento, nonché l’impegno a rendere l’architettura un settore più inclusivo.
Oltre ai singoli individui, anche organizzazioni della nostra comunità hanno iniziato a impegnarsi attivamente nei percorsi promossi da BBE. Studi professionali, università e altre istituzioni hanno riconosciuto l’importanza di promuovere talenti diversi e di adottare pratiche inclusive. Siamo stati contattati e abbiamo iniziato a collaborare a varie iniziative, tra cui eventi incentrati sulla diversità, a dimostrazione di una volontà collettiva di ripensare l’intero settore.
È emozionante constatare come la nostra visione venga condivisa da persone e organizzazioni e che, insieme, plasmeremo il futuro della nostra disciplina. Grazie al loro contributo, l’impatto di BBE si è diffuso e abbiamo iniziato a notare cambiamenti concreti nel settore, da pratiche di assunzione più inclusive a una maggiore equità in termini di soluzioni progettuali.
In questa fase di crescita e di progressivo impatto, BBE ha continuato ad assumersi la responsabilità di offrire programmi di qualità, di tutoraggio ma anche di supporto. Continueremo a impegnarci su questo fronte e siamo impazienti di poter aiutare sempre più persone e organizzazioni nel percorso verso una professione più inclusiva.
La transizione da visione personale a impegno collaborativo ha rappresentato per BBE un momento di svolta nel percorso verso una professione più inclusiva. Prendendo atto che un cambiamento di questa portata avrebbe richiesto uno sforzo collettivo, ho deciso di coinvolgere altre persone in questa importante iniziativa.
Il momento cruciale per una maggiore diffusione dell’associazione è giunto quando ho notato l’aumento di richieste per i nostri programmi e il loro impatto trasformativo: era evidente che il nostro lavoro avrebbe potuto raggiungere livelli ancora più alti con una squadra ad esso dedicato. Mi sono resa conto che coinvolgendo voci e approcci differenti saremmo riusciti a moltiplicare i nostri sforzi arrivando a creare una piattaforma più ampia adatta a sostenere questa trasformazione.
Selezionare i membri del team e i collaboratori giusti è stato un processo delicato e importante in questa fase trasformativa. I criteri di selezione hanno valutato l’interesse per la diversità e l’inclusione nella nostra disciplina e l’impegno per la nostra missione. Di seguito alcuni fattori che abbiamo tenuto in considerazione:
Il nostro gruppo comprende figure part-time che svolgono ruoli fondamentali nella consegna ed esecuzione dei programmi, facendo in modo che le nostre iniziative abbiano un impatto duraturo. Nel 2023 la nostra LLC (equivalente a una Società a responsabilità limitata) si è ampliata ulteriormente includendo un ramo non profit. Abbiamo accolto un nuovo direttore esecutivo e istituito un Consiglio di Amministrazione composto da leader di settore che condividono il nostro impegno a promuovere la diversità e l’inclusione in architettura e design.
L’ampliamento della società e l’inclusione di nuovi membri del team, collaboratori, personale part-time, di un direttore esecutivo e di un Consiglio di Amministrazione hanno sottolineato un importante cambiamento di direzione: abbiamo unito le forze, ampliato la portata e intensificato il nostro impatto. Questo approccio collaborativo ha permesso a BBE di diventare una potente forza di cambiamento nella professione, rendendo possibile un futuro più inclusivo ed equo per tutti.
Inquadrare un’organizzazione non profit all’interno dell’originaria LLC è stata una mossa strategica in linea con la nostra visione e missione a lungo termine. Questa transizione ha segnato una tappa importante nel nostro percorso verso una professione più inclusiva.
È importante specificare che, anche come LLC, la nostra organizzazione è sempre stata non a scopo di lucro, dando priorità all’attività svolta senza ottenerne un profitto. I vantaggi finanziari di una LLC sono sempre concentrati sulla promozione della diversità e dell’inclusione nel nostro campo. La decisione di istituire un ramo non profit all’interno di BBE è nata dall’intento di potenziare il nostro impatto e dal nostro impegno verso la sostenibilità. Tenendo separato il lato commerciale da quello sociale, abbiamo avuto accesso a una più ampia gamma di fonti di finanziamento per la nostra divisione non profit, incluse borse di studio e donazioni detraibili. Questa flessibilità finanziaria ci ha permesso di investire in maniera più significativa nei nostri programmi, nelle nostre iniziative e nelle comunità per le quali operiamo.
Questa transizione ha riaffermato il nostro impegno per la promozione di pari opportunità per tutti coloro che sono sottorappresentati nel campo dell’architettura e del design. Lo status di non profit ci ha rafforzato nel compito di abbattere le barriere e di costruire un futuro più inclusivo per la nostra professione.
Nella sua forma attuale, BBE rappresenta l’essenza della trasformazione in campo architettonico e del design. Abbiamo fatto molta strada, evolvendoci da una iniziativa personale a un movimento che interessa l’intero settore, ma non solo. Nel nostro mondo, BBE si è affermata non soltanto come un’organizzazione rilevante e significativa ma anche come promotrice dell’importanza della diversità e dell’inclusione all’interno della professione.
Negli anni, la richiesta dei nostri programmi e servizi è cresciuta esponenzialmente e l’interesse e la partecipazione da parte sia del singolo sia di organizzazioni sono stati elementi d’incoraggiamento. Facciamo leva su opportunità locali come convegni in concomitanza con la mostra e laboratori che attingono a una rete internazionale di architetti, designer e appassionati, tutti impegnati a sostegno di un cambiamento.
Ci troviamo in un momento in cui il sostegno e le risorse finanziarie sono indispensabili per supportare e ampliare la nostra attività. Anche se la richiesta dei nostri programmi e servizi continua a crescere, ci adoperiamo per garantire costi ragionevoli e alla portata delle comunità a cui ci rivolgiamo. Il sostegno può fare la differenza nella promozione della nostra causa.
Guardando al futuro, la nostra visione rimane invariata. Continueremo ad abbattere barriere, a creare nuove collaborazioni e supportare le voci sottorappresentate. Esploreremo nuovi orizzonti, raggiungendo sempre più comunità e scuole e dedicandoci a progetti di forte impatto in linea con la nostra missione.
Attualmente stiamo lavorando con entusiasmo a numerosi progetti, tra cui collaborazioni con istituti scolastici, mostre che espongono opere di talenti diversi e iniziative volte a supportare la prossima generazione di architetti e designer. Puntiamo a costruire un futuro in cui ognuno ha le stesse opportunità di plasmare l’ambiente costruito.
Il nostro percorso non è ancora terminato; è un continuo processo di crescita, di apprendimento e di evoluzione. La missione di BBE rimarrà la stessa, ovvero promuovere la diversità e l’inclusione nelle professioni di architettura e design, e invitiamo tutti coloro che condividono questa visione a unirsi al nostro percorso trasformativo. Insieme, e con il vostro sostegno, possiamo costruire un futuro più equo e dinamico per tutti.
Continuate a seguirci per aggiornamenti e partecipate al percorso emozionante che ci aspetta!
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