Edificio residenziale “Alma Brava”

Il tema della gentrificazione è forse uno dei più dibattuti nel mondo della pianificazione urbana e dell’architettura. In Europa e in Nord America è ormai da tempo che la riqualificazione delle aree più popolari delle città si scontra con il problema che segue la rigenerazione urbana, un cambiamento del tessuto locale in modo radicale cui fa da contraltare uno spostamento della popolazione più debole, costretta per motivi meramente economici a trasferirsi altrove, ricreando il problema precedente altrove o innescandone di nuovi, come la necessità di nuove politiche sociali per un’edilizia abbordabile in un’economia prettamente di mercato. In altri Paesi, come la Cina, la gentrificazione ha addirittura un sinonimo, “xintiandi”, derivato dal nome di un’area centrale di Shanghai, dove residenze e commercio di lusso hanno preso il posto delle popolari lilong, le case del popolino. Il subitaneo e incredibile successo di quest’area, diventata in poco tempo un attrattore e un modello economico, ha spinto alla replica del sistema “xintiandi” in tutte le maggiori conurbazioni cinesi. Anche qui i problemi sociali non sono mancati, ma sono stati sostenuti e mitigati dalle politiche di piano locali e dal ricollocamento abitativo della popolazione emarginata in altro luogo, spesso in nuovi quartieri satellite. In Sud America il tema della rigenerazione urbana è più che mai attuale e sembra voler percorrere una nuova via, che unisce le esigenze del mercato con la volontà legislativa di mitigare questi interventi che, comunque, creano delle rivoluzioni nel tessuto cittadino consolidato.

L’edificio residenziale Alma Brava è uno di questi tasselli, il primo a Montevideo realizzato in un’area centrale della capitale, appena fuori da quella che era la Ciudad Vieja, il nucleo più antico della città....

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