Galleria d’arte contemporanea “Plato”

È raro trovare un contrasto più singolare e scenografico di quello creatosi tra i mattoni anneriti e il biancore delle parti ricostruite, tra l’imponenza dell’edificio originale e l’adattabilità dei nuovi inserimenti; lo spessore delle sezioni girevoli sottolinea ulteriormente la robustezza della struttura.

Una testimonianza del passato industriale di Ostrava – la terza città più popolosa della Repubblica Ceca – è stata recuperata e portata a nuova vita. Si tratta dell’ex mattatoio, un complesso monumentale in mattoni anneriti dalla fuliggine, costruito in cinque fasi tra il 1880 e il 1920, poi abbandonato durante il periodo comunista. Gli architetti dello studio KWK Promes, vincitore del concorso per la riconversione della struttura nella galleria d’arte contemporanea Plato, sono intervenuti sulla costruzione originale decidendo di conservarne il carattere e la patina come tracce del passato di Ostrava, la città del carbone e dell’acciaio e una delle più inquinate del Paese. Anche Dolní Vítkovice, il monumentale stabilimento siderurgico in disuso nella stessa città, è stato convertito in un centro culturale che compete con i complessi lungo la Route der Industriekultur nella regione tedesca della Ruhr.

KWK ha sede a Katowice, l’equivalente polacca di Ostrava a un’ora circa di distanza in macchina. Lo studio ha ricevuto numerosi riconoscimenti per una serie di edifici dedicati all’arte, tra cui il Przełomy Dialogue Center a Stettino, un museo interrato che trasforma parte di una piazza cittadina in uno spazio inclinato. Una soluzione che ha consentito a Robert Konieczny, fondatore dello studio, di decidere di orientare l’ex macello verso il lotto di terra in precedenza occupato dagli alloggi dei lavoratori: una distesa di erba e ghiaia dove allestire mostre e organizzare eventi;...

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