Da oltre 100 anni, nella zona metropolitana di Los Angeles si stanno sperimentando diverse tipologie di architettura residenziale. Una delle più ampie concentrazioni di edifici moderni si trova nel quartiere Silver Lake, a nord-est rispetto al centro città. Strade scoscese scendono dalle colline che circondano l’omonimo bacino idrico, un’ambientazione pittoresca che ha attirato dagli anni 1920 diverse generazioni di anticonformisti e progressisti liberali. Qui, nascoste tra ville tradizionali, sorgono le residenze di Rudolph Schindler, Richard Neutra, Gregory Ain, Raphael Soriano e di molti altri architetti contemporanei, formando un vivace mix di vecchio e nuovo.
La coppia di architetti John Friedman e Alice Kimm ha deciso di dare un suo apporto a questo particolare patrimonio costruendo una casa per la propria famiglia in una via che scende perpendicolare dalla collina collegando due strade, una più alta e una più bassa. Una serie di impegni didattici e civici ha ritardato di 15 anni l’inizio dei lavori, permettendo loro di affinare le strategie progettuali utili a risolvere la forte pendenza della strada. Nei primi anni del loro studio, Friedman e Kimm collaboravano su ogni progetto, ora invece si danno il cambio. In questo caso, Friedman ha assunto il ruolo dell’architetto e Kimm quello del committente; le loro iniziali e quelle dei loro tre figli compongono il nome della casa (JARZM).
Dovendo stare entro limiti ristretti per quanto riguarda superficie, altezza e arretramento, gli architetti hanno deciso di posizionare il volume al centro del sito, in modo da non ostacolare la visuale dei loro vicini dalla strada al bacino idrico e al tempo stesso aprendo la casa a viste laterali sulla vegetazione collinare. Alcuni scalini portano a un piccolo piazzale d’ingresso, scendono costeggiando i tre piani della residenza, raggiungono una terrazza con piscina continuando fino al garage e...
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