A Jingdezhen, la capitale della porcellana nel sud della Cina diventata un importante punto di riferimento nel panorama culturale contemporaneo del Paese, spesso le tradizioni artistiche immateriali si accordano spontaneamente con il linguaggio moderno. Il recente piano di riqualificazione urbana che include lo sviluppo di un ampio progetto culturale chiamato Ceramic Art Avenue Taoxichuan ha comportato l’inserimento della città negli itinerari turistici consigliati. Oggi, agli edifici riqualificati all’interno del progetto Taoxichuan, al BingDing Wood Kiln di Zhang Lei e all’Imperial Kiln Museum di Zhu Pei (THE PLAN 126) si aggiunge un campus per congressi sempre a firma dell’architetto Pei. Il nuovo complesso architettonico, inserito in un paesaggio poco conosciuto caratterizzato da giardini di alberi di pesco, offre ai visitatori un’esperienza immersiva unica.
Una complessa sfida progettuale attendeva l’architetto, il quale ha dovuto inserire un complesso composto da grandi sale per convegni e da strutture ricettive in un contesto naturale rilassante, evitando ogni impatto negativo con lo spirito del luogo. Una sfida che si è rivelata stimolante.
Molti villaggi tradizionali cinesi sono caratterizzati da strade e vicoli serpeggianti che seguono il terreno irregolare e in pendenza, dando vita a esperienze spaziali sempre diverse, spesso inaspettate e visivamente sorprendenti. Grazie alla sua esperienza e sensibilità, Zhu Pei ha adottato questo schema per creare il modello spaziale dell’intero complesso che, prevedendo la realizzazione sia di sale convegni sia di un centro residenziale, diventa metafora di comunicazione e di convivenza, essenza dell’interazione umana. Il bellissimo scenario naturale che fa da sfondo a queste attività conferisce loro un carattere lirico.
Il programma architettonico si compone di più strutture monolitiche distribuite sul...
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