Casa in alta quota

Tra le sommità delle imponenti rocce coperte di neve che caratterizzano le catene montuose degli Stati Uniti occidentali, ve n’è una su cui si erge solitario il progetto residenziale realizzato dagli architetti MacKay-Lyons Sweetapple. Pochi volumi geometrici collegati tra loro ne delineano l’aspetto esterno e si confrontano con la scala del paesaggio circostante: il corpo centrale ellittico, che si estende in lunghezza per 30 metri, una base di forma rettangolare, che lo sorregge insieme ad altri elementi strutturali puntuali, e un ulteriore solido che definisce l’ingresso e fa da ponte tra il sistema della casa e una passerella in acciaio.

La forma aerodinamica dell’edificio parrebbe esser modellata dalla forza del vento che in questi luoghi è noto per essere tra i più imponenti del nord America e, al tempo stesso, questa scelta formale permette di ottimizzare lo spazio nel rispetto degli indici imposti dagli strumenti urbanistici locali. Il distacco da terra accentua la sinuosità del corpo centrale che, fluttuando nell’aria, rimane protetto dalle consistenti nevicate fino a ben nove metri di altezza. Inoltre, il progetto si situa in modo armonioso rispetto alla pendenza del terreno del 30%.

L’ingresso è posto nel livello superiore della residenza e all’esterno, in corrispondenza del punto di arrivo alla casa, la vista sulla valle si apre al di sopra del tetto curvo. Si accede tramite un percorso all’aperto che si articola poi all’interno in una scala illuminata dalla luce zenitale fino al foyer sottostante, cuore pulsante della casa.

La linea dell’orizzonte tra montagna e cielo invade l’intero ampio spazio della zona living e, su questo stesso asse invisibile, le vetrate di 26 metri incorniciano il paesaggio. L’architetto è il regista dello spazio: la sequenza spaziale verso il basso e poi verso...

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