Lungo la costa settentrionale della Bretagna, sopra una scogliera che separa due ampie spiagge, sorge una residenza contemporanea avvolta da facciate continue in vetro, accanto a un fortino in stile risalente all’inizio del XX secolo, adibito a dépendance. L’abitazione si trova a Carantec, un comune affacciato sulla Manica nel dipartimento del Finistère, il cui nome viene dall’espressione latina finis terrae, cioè “fine della terra”: un luogo ai confini del mondo, dove poter vivere immersi in una natura selvaggia e incantevole al tempo stesso. Questo paesaggio, tra i più affascinanti della Francia, è al centro della residenza progettata da Odile Decq, che la committenza, rappresentata da una coppia francese, ha immaginato fin dall’inizio aperta verso il mare. I suoi colori si possono ammirare da ogni punto della casa. L’edificio, al contrario, punta a nascondersi nel contesto in cui si inserisce, grazie anche all’ampia copertura piana rivestita in lastre di pietra che va ad appoggiarsi al muro in granito – parzialmente controterra – che segna il confine con la proprietà vicina. Una casa quasi invisibile, con una visione a 180 gradi sull’oceano.
Il volume di nuova costruzione, situato in posizione rialzata e arretrata rispetto al fortino esistente, si sviluppa su un unico livello, all’interno del quale gli spazi si snodano senza soluzione di continuità da un ambiente all’altro, per un totale di 167 m2. La pavimentazione stessa, realizzata in calcestruzzo levigato, sottolinea la fluidità della planimetria, che presenta una forma irregolare, definita da pareti perimetrali sia curve sia rette, tracciate in modo da sfruttare al meglio la conformazione dell’area di pertinenza. Il soggiorno è rivolto in direzione della spiaggia, verso la quale si proietta estendendosi con una terrazza...
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