La domanda che viene da porsi guardando questo progetto (o almeno, io me la sono posta) è: ma quanti anni ha questo progettista? E questo a dispetto del luogo e del tempo, perché l’architettura parla una lingua tutta sua che è fatta di tecnica e dettagli, di materiali giustapposti che diventano un racconto che, come tutte le narrazioni, può essere interpretato e spesso descrive molto di più di quello che traspare da una prima lettura. Billy Maynard è un giovane architetto australiano con studio a Sydney e questa è la sua opera prima, dalla quale traspare chiaramente la sua volontà di interpretare, unita alla sua bravura nell’elaborare, un certo tipo di lezione appresa per poi rimodellarla con una propria sintassi. Quello che francamente stupisce è la maturità che traspare da tutta una serie di indizi che trapelano nella quasi impossibilità di sapere di più su di lui, sebbene sia presente su tutte le piattaforme digitali. Durante la sua carriera da studente, Maynard ha ottenuto la Byera Hadley Scholarship del NSW Architects Registration Board, che gli ha permesso di visitare Portogallo e Spagna per ricerche sul tema dell’adaptive reuse, e durante il Master in Architettura ha lavorato presso il prestigioso studio Neeson Murcutt Architects; ora è a capo del gruppo di progettazione curatoriale degli spazi della nuova sede dell’Art Gallery del New South Wales nel Sydney Modern Project, disegnato da SANAA, collabora alla didattica presso la NSW University e la Monash University, e su questo progetto ha lavorato con fare artigiano. E una grande conoscenza della storia dell’architettura moderna e contemporanea.
Siamo nel territorio di Bendalong, un villaggio a circa
250 km a sud di Sydney e a meno di 250 metri in linea d’aria dalla spiaggia oceanica di Flat Rock, che dà nome alla località. L’area a...
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