Sede Techbau

Scritto da Luca Maria Francesco Fabris - 15 dicembre 2021
Hanno partecipato al progetto Barrisol, Schüco, Zumtobel Group

Il rapporto tra costruito e ambiente naturale è da sempre importante. Ma ora è diventato imprescindibile in tutte le fasi di progettazione. Il bilanciamento tra azione umana e Natura, che i nostri antichi avevano ben chiaro, proprio nel secolo scorso è stato dimenticato in nome di una rincorsa alla modernità che ha trovato facile presa nella hybris, prerogativa tutta umana che già i Greci avevano messo bene in luce, ma sulla quale non abbiamo mai preso adeguate risoluzioni, che ci ha portato al pensare d’essere onnipotenti in nome di una tecnologia sempre più sofisticata e performante. Se l’Accademia, parlando del mondo legato alla progettazione e all’edilizia, promuove da circa 30 anni il discorso ecologico prima e quello sostenibile poi, è solo da poco che il discorso della crisi ecologica è stato compreso e conseguentemente abbracciato dall’opinione comune ed è diventato motore di spinta di una presa di coscienza ambientale globale. E presa di coscienza ambientale non vuol dire assolutamente abbandonare il grado di tecnologia raggiunto, ma anzi definire nuovi standard superiori da raggiungere e perseguire nella ricerca, perché parlando di sostenibilità e ora di resilienza è diventato chiaro che non basta “garantire un futuro alle generazioni future”, ma bisogna permettere loro di vivere meglio e in armonia con le risorse naturali.

Piuarch, il prestigioso ufficio milanese di progettazione fondato nel 1996 da Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario è, a tutti gli effetti, un collettivo formato da più di trenta persone collaboranti nella formulazione di un’architettura che si fa vera e propria portavoce del concetto di glocalizzazione, identificando di volta in volta soluzioni appropriate a scala locale che abbiano sempre una dimensione e un orizzonte internazionale, in...