Jenga Tower Penthouse

C’era una volta Tribeca e c’è ancora. Chissà cosa direbbero gli olandesi, primi coloni sulla penisola di Manhattan, che l’hanno occupata come terra da coltivo appena fuori dalle mura in legno di New Amsterdam di quello che è diventata quest’area, forse ora una delle più note della Grande Mela. Perché ora il “Triangolo sotto Canal Street” (Triangle Below Canal Street: questo il significato che si cela sotto questo toponimo che è un acronimo bizzarro dal suono, almeno per un italiano, veramente dissonante) è diventato uno dei luoghi maggiormente iconici della metropoli dove storia e nuove tendenze sia artistiche sia architettoniche si mescolano in un connubio felice che porta spesso a cambiare le regole e ad innovare incessantemente, fino a creare veri e propri capolavori che uniscono magistralmente tecnologia costruttiva e lusso. In una parola, gioielli iconici che sono unici e che, va da sé, aumentano il prestigio immobiliare di Tribeca.

L’appartamento che descriviamo in queste pagine è, di fatto, una ristrutturazione progettata dall’importante studio Bohlin Cywinski Jackson (fondato nel 1965 a Wilkes-Barre, in Pennsylvania e ora con sei sedi negli USA) all’interno del recente grattacielo Jenga (consegnato nel 2017) al numero 56 di Leonard Street. Una torre solitaria di 245 metri di altezza disegnata dagli svizzeri Herzog & de Meuron per essere unica e spiazzante, proprio come aveva richiesto l’imprenditore Izak Senbahar che era andato in Europa alla ricerca di una progettazione esemplare che stravolgesse non solo il mercato, ma soprattutto portasse un impatto formale innovativo alla vecchia logica del grattacielo scatolare che da più di un secolo disegna il panorama di New York. La risposta dei due Pritzker Award, per la prima volta alle prese con un grattacielo, è stata una proposta forte che, grazie...

Procedi con l'acquisto per continuare a leggere

Digitale

5.49 €

Aggiungi al carrello

Stampata

15.00 €

Aggiungi al carrello

Abbonamento

Da 42.00 €

Scegli abbonamento