Villa B

Scritto da Caterina Testa - 5 marzo 2020

In un progetto residenziale concepito dal principio, la scelta del luogo, del quartiere all’interno di una città, della rappresentazione pubblica attraverso i prospetti esterni e del proprio mondo privato diventano espressione dell’identità, degli intenti e dello status sociale del committente.

I proprietari di Villa B a Monaco di Baviera hanno scelto di insediarsi lungo le rive del fiume Isar che attraversa la città, ai bordi del parco che costeggia il fiume, in un prestigioso quartiere di ville unifamiliari e palazzine di stucco bianco isolate all’interno dei propri lotti dalle recinzioni dei giardini privati. Il desiderio espresso dai committenti è stato fin da subito quello di sovvertire alcune regole insediative e di relazione con il contesto: l’assenza di muri tra proprietà privata e strada, un volume di pura e onesta espressione materica, un’immagine monumentale verso strada e informale e aperta verso il fiume, la propria casa come espressione privata della monumentalità.

I progettisti dello studio Powerhouse hanno saputo condurre i desideri dei proprietari attraverso un percorso di suggerimenti raffinati e colti, mettendo in relazione Villa B con i più autorevoli e ricercati riferimenti di architetture residenziali per materiali, distribuzione interna e rapporto con la natura.

La Hooper House II di Marcel Breuer diventa uno dei riferimenti principali per l’uso della pietra naturale in facciata e le grandi aperture astratte: in questa casa immersa nella natura, i muri in blocchi di pietra grezza e scura avvolgono gli spazi interni ed esterni della residenza, interrotti solamente da ampie aperture lineari e squadrate. La sensazione di solidità e matericità viene mutuata dall’opera di Breuer per suggerire un’idea di casa costruita con un materiale solido, chiusa e verticale verso strada, aperta e orizzontale verso il...