Casa Ochoquebradas

Scritto da Francesco Pagliari - 5 marzo 2020
Ha partecipato al progetto Schüco

La continuità del programma insediativo Ochoquebradas, che ambisce riunire architetti giapponesi e cileni - entrambi i gruppi caratterizzati dalla conoscenza dei fenomeni sismici, tipici dei rispettivi Paesi, appartenenti alla fascia vulcanica dell’Oceano Pacifico - si esprime nei progetti che man mano vengono ad essere realizzati: case di vacanze in Cile, in localizzazioni di straordinario valore paesaggistico. Edifici sperimentali, che maturano elaborazioni progettuali affascinanti, nella diversità espressiva e tecnica, per compiere approfondimenti singoli e specifici relativi al tema della correlazione fra architettura e natura, operando in ambienti naturali dai valori stringenti, forse anche in condizioni estreme. Tale è il caso dell’abitazione in due nuclei disegnata dallo studio Ryue Nishizawa: l’Oceano Pacifico è presenza dominante, visiva e sonora; l’affaccio sui flutti è diretto, da una costa rocciosa, lungo la quale si susseguono dirupi sul mare, promontori e leggeri rilievi che scendono a picco verso le acque. Il progetto si definisce in questa esigenza, di compiere sintesi appoggiandosi al terreno, alla roccia e prospettando con sottile determinazione un’architettura che si commisura alla natura, all’ambiente, nel creare distinzioni e nel concepire spazi abitativi che vengono attraversati dalla luce, identificati nella relazione biunivoca, di compenetrazione con gli elementi e con i fenomeni naturali. La casa di vacanze trova caratterizzazione nella piastra in calcestruzzo armato che si snoda, flessuosa e possente, tocca terra obliquamente con un vertice all’estremità verso l’Oceano e si eleva in altezza: si creano angoli e si formano linee di flesso e curvature continue in un tracciato di affascinante geometria e di rilevante impegno tecnico e costruttivo. È la copertura della porzione maggiore della casa, il tetto in calcestruzzo a vista che definisce...