Condominio Unikato

Scritto da Luca Maria Francesco Fabris - 28 marzo 2019

La Polonia è un laboratorio culturale che da anni ci riserva belle sorprese in ambito architettonico. Un gruppo di progettisti talentuosi ha inanellato negli ultimi venti anni una serie di realizzazioni che hanno avuto vasta eco in ambito internazionale grazie a un linguaggio formale che si basa su una rigorosa rilettura del moderno e del contemporaneo attraverso schemi concettuali inusuali. Da una parte giovani architetti capaci di gestire i progetti in maniera analitica, miscelando scelte tecniche e materiali innovativi, dall’altro amministrazioni locali che hanno usato con oculatezza le potenzialità dei concorsi pubblici, dando spazio a soluzioni formali inedite e a riletture dello spazio urbano spesso segnate da soluzioni altamente poetiche eppure sempre rigorosamente pragmatiche. Come sempre avviene in questo momento della Storia (anche quella dell’Architettura) è difficile dire se si sia di fronte a una scuola di architettura regionale (in questo caso “polacca”) o a una delle tante evoluzioni della matrice globale della progettazione contemporanea, ma di certo è semplice asserire che l’architetto Robert Konieczny sta contribuendo da anni, per merito della sua forte identità, a costruire una nuova pagina di questo infinito racconto. Unikato Completato a Katowice lo scorso anno, questo condominio è un esperimento riuscito. Bassissimo budget e un’intuizione semplice quanto felice si coniugano per ottenere un risultato a dir poco sorprendente. La grande città dal passato minerario industriale della Polonia meridionale si sta spopolando e il suo centro sta diventando un luogo di uffici e commercio, dove le abitazioni non trovano più spazio. Konieczny, fondatore dello studio KWK PROMES, reinventa il classico condominio modernista miscelando aspetti concettuali con innesti volumetrici inattesi e assolutamente a-mimetici, che fanno di questo edificio un nuovo manifesto. Un...