Centro culturale National Kaohsiung Center for the Arts

Scritto da Michael Webb - 27 settembre 2018

In tutto il mondo proliferano progetti ambiziosi di centri d’arte troppo spesso costruiti come trofei della città creati appositamente per suscitare stupore, come i castelli e le cattedrali. La programmazione in termini di qualità e frequenza è tuttavia spesso disattesa rispetto a quanto pianificato cosicché si animano solo per una o due ore all’inizio o alla fine di concerti e spettacoli. Weiwuying, il centro nazionale delle arti a Kaohsiung, città portuale subtropicale a sud di Taiwan, si presenta come il più esteso e accogliente nel suo genere, pensato come integrazione al Teatro Nazionale di Taichung, firmato da Toyo Ito, e al Teatro Nazionale ed Auditorium di Taipei. Mecanoo ha vinto il concorso nel 2007 con un design ispirato alla chioma singolare di un baniano. La sua struttura che si apre al parco circostante su tutti e quattro i lati prende spunto dalla città, dalla cultura e dal clima del luogo: un’architettura dal forte impatto sociale che sembra emergere dal paesaggio come una sequenza di colline. Nella sua prima visita al sito, Francine Houben, direttrice di Mecanoo, ha notato come la città si animasse al tramonto quando l’aria si rinfresca, l’umidità diventa meno opprimente e le persone passeggiano per strada, fanno la spesa e cenano fuori. Sotto ad alberi e tettoie c’è sempre qualche spettacolo improvvisato dove la popolazione locale balla suona o pratica Tai Chi. L’architetto ha concepito la copertura del Weiwuying come un’onda sinuosa che ombreggia un’ampia piazza pubblica sostenuta dal “tronco” dei quattro teatri. Su un lato si inclina fino a incontrare il terreno creando un anfiteatro all’aperto che fronteggia il parco, un’ex base militare d’addestramento che ne diventa l’estensione offrendo alle persone un luogo dove ritrovarsi, fare un pic-nic e stare assieme aspettando sera, anche...