Sempre a Toronto, ma nel quartiere di Yorkville, gli architetti hanno portato a termine un’operazione di infill sostituendo un vecchio edificio con un corpo multifunzionale. Il lotto su cui hanno operato è largo solo 5 metri e si trova in una strada fiancheggiata da belle case vittoriane. I committenti, vista l’ondata di gentrificazione che ha interessato la zona, ambivano a un’architettura di qualità con un’area commerciale a livello stradale, sormontata da tre piani in cui organizzare spazi di vita e di lavoro. Brigitte Shim e Howard Sutcliffe hanno colto l’opportunità di migliorare la qualità del tessuto costruito, realizzando un’architettura che rispetta il passato più delle blande strutture attorno risalenti agli anni Settanta. Lo scheletro in acciaio a supporto dei pesanti solai in legno rimane volutamente a vista, infondendo al prospetto la profondità e il carattere tipici dei magazzini in ghisa del XIX secolo. Gli esili pilastri in mattoni ai piani superiori evocano l’architettura di Toronto prima dell’avvento, cinquant’anni fa, delle torri a facciata continua. Per rispettare i vincoli urbanistici imposti agli edifici su strada, l’ultimo livello è stato arretrato rispetto alla linea di facciata, lasciando spazio a un giardino terrazzato. Da un varco sul lato opposto della via si può avere una visione d’insieme dell’edificio. La generosità delle proporzioni è ancora più evidente nei tre livelli superiori: una scala centrale con struttura in acciaio e pedate in legno illuminata da luce zenitale sviluppa verticalmente la sua funzione di collegamento fra gli spazi fronte e retro. Gli stessi materiali sono utilizzati rispettivamente per i parapetti in lamiera a taglio laser e per i corrimano. Carlo Scarpa avrebbe apprezzato la raffinata abilità artigianale con cui ogni elemento è stato modellato e...
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