Il centro culturale comunitario nella piccola Teotitlán del Valle è un’architettura concepita con audacia e intelligenza. Questa cittadina nello stato meridionale di Oaxaca, famosa per gli arazzi, i tappeti e la tessitura, ha una splendida struttura urbana sebbene latiti di recenti costruzioni di qualità. Il centro firmato da PRODUCTORA, studio conosciuto per sensibilità intellettiva e raffinatezza culturale, non è ancora operativo in toto ma rappresenta già una valida dimostrazione delle abilità dello studio di Città del Messico nell’ideare un’istituzione pubblica in armonia con il luogo. Quest’intervento denota inoltre alcune similarità con il recente auditorium Teopanzolco, a Cuernavaca, un lavoro in collaborazione con Isaac Broid, anch’egli operante nella capitale messicana. I due progetti, diversi per forma e dimensioni, condividono il pensiero strategico di PRODUCTORA. Presentano una morfologia chiara e distintiva rispetto al contesto urbano e topografico di appartenenza. A Teotitlán un corpo lineare si flette in pianta per conferire maggior carattere al sito e si spezza in due per creare un portico a protezione dell’ingresso e di un’ampia scalinata che degrada sino al torrente del villaggio. A Cuernavaca, la planimetria dell’auditorium si caratterizza per la struttura a triangoli sovrapposti: il primo, più grande, ha un profilo ascendente e si eleva al di sopra del basamento che accoglie la sala principale; il secondo, a una quota superiore e di dimensioni più ridotte, sormonta l’atrio. Il risultato è un’architettura dalla geometria dichiarata con audacia, che risponde alle vicine rovine di un tempio risalente al XIV e al XV secolo. A Teotitlán, il complesso si confronta con un tessuto urbano tradizionale e classico; infatti, anche la serie di giardini e terrazze che si susseguono nella città...
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