PIÙ DI UNA SOLA CITTÀ

Scritto da Cassie Branum, Jeff Williams - 1 ottobre 2016

Cosa si può dire di Atlanta? Nel 1989 Koolhaas esortava il mondo a «lasciare Parigi e Amsterdam per visitare Atlanta senza troppe esitazioni e preconcetti». Oggi riproponiamo la sua esortazione, consci però di quanto i preconcetti siano inevitabili. Sebbene Atlanta possa lasciare interdetti per la sua eterna fase adolescenziale, si può comunque apprezzarla per un altro aspetto: è una città dai continui cambiamenti che si sedimentano gli uni sopra gli altri, e che scopre nuove vesti di sé senza stravolgere il proprio passato. Atlanta è complessa, richiede tempo per essere visitata. Le stratificazioni urbane hanno origine con la sua nascita, un “incidente storico” frutto del caso. È sorta, infatti, in una regione troppo vasta e dispersiva per essere facilmente memorizzata come un insieme compiuto e definito. Quello che si può dunque affermare di Atlanta è il suo essere “caricatura” di se stessa, una città contemporanea diffusa, ma anche l’esatto contrario. Fidatevi, Atlanta è più di una sola città. Atlanta, punto d’incontro tra geografia e tecnologia Atlanta è il frutto dell’incontro tra geografia economica e tecnologia. In sintesi, la genesi di Atlanta si deve alla ferrovia. Quella che in futuro sarebbe diventata una città, nacque come risposta alle necessità di una nazione in via di sviluppo a inizio XIX secolo. Beni e derrate alimentari dovevano infatti essere trasportati dai centri e dalle fattorie del Midwest fino ai porti dell’Atlantico e della costa del Golfo, e viceversa. La Georgia nord-occidentale era il punto di arrivo di tratte commerciali provenienti rispettivamente dal porto di Savannah, da quello di Apalachicola (con i suoi fiumi navigabili verso nord) e dal fiume Tennessee all’altezza di Chattanooga (che collega il sud-est degli Stati Uniti con il fiume Mississippi)....