Due complessi residenziali a Brescia, città che si confronta col rilievo delle Prealpi: gli interventi - l’uno d’iniziativa privata, l’altro di edilizia pubblica per 72 alloggi in affitto, a canone sociale e a canone moderato - divergono anche nelle modalità di raffronto con la città. Ad ovest, il quartiere d’iniziativa privata “Life”, in una zona di cerniera fra la città storica e la frammentata urbanizzazione più recente: il sito, nella prima fascia d’industrializzazione dismessa oltre le mura, concentra valori urbani strategici, per la connessione col tessuto storico e la contiguità col sistema del verde a ridosso delle mura. A sud-est, l’intervento d’edilizia pubblica si confronta con un paesaggio composito: terreni liberi, infrastrutture di grande comunicazione, e la soverchiante presenza del quartiere d’edilizia residenziale popolare, costruito nella seconda metà del ‘900 con varie tipologie e densità, concentrate in alte torri o diffuse secondo blocchi in linea e basse case a schiera. In lontananza il Monte Maddalena, elemento con cui si confronta soprattutto il progetto residenziale pubblico.
Carattere nodale negli interventi è l’esigenza di connotarli con una determinante forza progettuale, una forza architettonica in senso proprio. Riflettere sulle relazioni fra i singoli interventi e la città, concentrarsi sui riferimenti con il paesaggio per definire tratti fondativi dell’architettura, ribadire la necessità di connotare i complessi per produrre una riconoscibilità generale ed individualizzata rispettivamente per edifici e per singoli alloggi: in tal senso i progetti dichiarano l’efficacia dell’architettura nel creare la città, nel polarizzare le vicende urbane con il contributo del progetto, per ordinare e ricomporre le immagini delle case, ma anche e soprattutto le...
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