“Il cuore fisico e simbolico del nuovo campus”, così descritto dalla stessa università, si trova in posizione centrale lungo la via principale, affacciato su un’estesa piazza. Il Centro di Formazione ospita gli uffici più importanti a servizio degli studenti, la biblioteca principale e le aree meeting, per un totale di quasi 42.000 mq distribuiti su cinque livelli.
Il complesso combina curve flessuose e pendenze che sembrano sfidare la forza di gravità, marchio di fabbrica dello studio, a pareti inclinate di 35 gradi, conferendo così all’edificio una qualità aerodinamica che lo fa sembrare pronto per il decollo. L’architettura ha inoltre una propria complessità formale: il corpo principale, di colore bianco e simile a un cubo dalla geometria distorta, presenta in copertura una convessità che lo attraversa diagonalmente, creando due porzioni più alte agli angoli opposti. All’interno di questo vuoto si inserisce il secondo volume, di tonalità nera, che sporge maestoso con un aggetto lungo il prospetto sud, affacciandosi sulla piazza pedonale centrale.
All’interno domina inarrestabile il Futurismo. La hall di ingresso è stata studiata come uno spazio ascendente e slanciato, che si eleva per quattro livelli, andando a formare quello che l’architetto definisce “un canyon interno a forma libera”, illuminato dal biancore delle superfici laterali in calcestruzzo levigato.
Lungo le facciate, finestrature a nastro avvolgono l’intero edificio creando un motivo ripreso anche all’interno. Qui, le aperture sono incorniciate da sezioni orizzontali in muratura, creando linee continue che di volta in volta diventano solidi parapetti o nervature aggettanti. Al piano terra, file di colonne oblique in acciaio creano una struttura di sostegno e contribuiscono ad amplificare la sensazione di movimento.
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