Le molte identità di Istanbul

Scritto da Aldo Cibic - 19 febbraio 2015

Riflettere oggi sulle modalità di evoluzione di tante megalopoli nell’ultimo decennio significa individuare una molteplicità di parametri, più o meno espliciti, causa diretta dei cambiamenti dei grandi agglomerati urbani, già avvenuti o in via di sviluppo.
La morfologia delle grandi città occidentali, che da anni hanno una precisa identità e vivono in una situazione di capitalismo maturo e di regimi democratici, appare conservare sostanzialmente impianto e figura nel tempo; in molti casi si registrano un miglioramento delle opere pubbliche, dei servizi e un aumento della popolazione dovuto principalmente al generale fenomeno dell’inurbamento.
I cambiamenti cui assistiamo nelle grandi città occidentali riguardano forse più il livello socio-economico; anzitutto l’aumento dell’età media della popolazione, e la crisi del modello economico basato sulla crescita, che in Occidente incontra una vera crisi e genera una nuova povertà. Fattori che ci costringono a inventare il vicino futuro impiegando categorie e modelli di tipo innovativo.
In altre parti del mondo, nelle società asiatiche e nei paesi in via di sviluppo facenti capo ai BRICS, nascono nuove grandi città, alcune conosciute altre che lo diventeranno, che a causa di radicali cambiamenti politici e della rapida distribuzione di nuove ricchezze dovuta allo sfruttamento di risorse naturali, si trovano oggi a vivere, molto spesso con grandi contraddizioni, una crescita esponenziale a volte ingovernabile.
All’interno di questo complesso scenario, Istanbul è una città molto particolare: si trova in una posizione paesaggistica mirabile, affacciata per gran parte sul mare. Istanbul è crocevia tra Oriente e Occidente (Mare di Marmara e Bosforo dividono Asia ed Europa), ha un’eredità storica molto ricca, riconoscibile e godibile; questa capacità di...