Restauro e ristrutturazione del Mercato Coperto

Scritto da Caterina Testa - 11 dicembre 2012

Ci sono luoghi nelle città che da soli rappresentano l’identità di un’intera comunità urbana, catalizzatori durante i secoli delle sue energie e della sua anima. La parte della città di Reggio Emilia su cui si sviluppa il mercato coperto ne è un esempio, sede delle più importanti istituzioni urbane a partire dall’epoca romana. Cuore del castrum romano all’incrocio tra cardo e decumano, ha ospitato in epoca alto-medievale la chiesa di San Tommaso, poi affiancata dal monastero delle Benedettine; poco dopo l’isolato viene diviso in due ed edificata la chiesa del Corpus Domini. Nel 1700 le due chiese costituiscono un unico sistema religioso, formando nuovamente un solo lotto urbano; le navate di San Tommaso e del Corpus Domini, prima di essere demolite, ospitano il carcere e le Poste reggiane.

Nel 1927 gli edifici esistenti vengono abbattuti per costruire il nuovo mercato coperto. All’interno della struttura, tra neoclassico e liberty, i profumi cambiano insieme alle merci vendute all’interno: dalle bancarelle di frutta e verdura a quelle di tessuti a galleria di negozi più svariati. Il progetto di Corvino+Multari sulla struttura del mercato coperto non è un semplice restauro conservativo, ma un intervento strategico per l’intero centro di Reggio Emilia. Il progetto prevede il restauro conservativo della galleria del mercato coperto ed il recupero dell’edificio della ex succursale Chierici e della ex casa dello studente con la relativa demolizione di superfetazioni e volumi impropri insieme alla realizzazione di spazi di connessione tra mercato ed ex casa dello studente. Il restauro agisce sulla natura materiale delle strutture, ma con l’obiettivo ultimo di esaltare la riconoscibilità e l’autenticità dell’antico mercato, luogo di scambio e socialità. La proposta funzionale per i nuovi...