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A partire dagli anni Novanta, l’Europa Occidentale è stata lo scenario di una profonda trasformazione economica, sociale e culturale: la riconversione industriale è stata seguita da una delocalizzazione delle attività produttive in altri paesi con il conseguente ripensamento delle nostre città sia in termini vocazionali che spaziali. In molti casi l’industria pesante ha lasciato all’industria creativa e culturale il compito di dare nuova vita a questi spazi, alla ricerca di identità e contenuti legati da una parte al passato, ma in grado di rappresentare una nuova promessa per il futuro.
Gli spazi dell’industria milanese caratterizzano in maniera diffusa buona parte dell’area urbana e metropolitana, talvolta concentrati in ampie estensioni, talvolta diffusi e frammentati sul territorio. Grazie ad operazioni immobiliari coraggiose e vincenti, molte aree hanno saputo riproporre una nuova immagine e un nuovo ruolo per questi spazi diventati loft, gallerie d’arte, uffici, laboratori creativi.
La società Realstep, i medesimi operatori che hanno investito e gestito la trasformazione e la rigenerazione di Via Tortona e via Savona, hanno scommesso sulle aree milanesi nord-occidentali con il progetto per La Forgiatura, vicino alla Triennale e in direzione dell’Expo e della nuova Fiera.
La posizione stessa evoca memorie passate e prospettive future: affacciata su Via Varesina, sede della più grande fucina milanese dell’800, si trova oggi su una delle maggiori direttrici di sviluppo, nonché storico asse del Sempione.
Memoria e innovazione sono le misure del progetto sviluppato da Giuseppe Tortato dello studio Milano Layout che immagina per La Forgiatura un villaggio esclusivo per i marchi del design e della moda con spazi adattabili in base alle esigenze. L’intervento prevede il mantenimento e la ristrutturazione di una parte dei capannoni...
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