La Gran Bretagna, un tempo all’avanguardia a livello mondiale nel processo di sviluppo ferroviario, negli ultimi quarant’anni ha perso terreno rispetto ad altri paesi europei occidentali, ma la sua estesa rete ferroviaria è ancora intensamente utilizzata e l’imponente flusso di viaggiatori ha reso inadeguata la capacità delle 13 stazioni principali di Londra, alcune delle quali risalgono a più di un secolo fa. Negli anni Sessanta la stazione di King’s Cross e la vicina St Pancras hanno rischiato la demolizione, ma ora sono considerate edifici di valenza storica bisognose di infrastrutture al passo coi tempi. Per lungo tempo si è ricorso a interventi non risolutivi, mediocri ampliamenti incongruenti rispetto ai vecchi edifici; sono stati presentati e accantonati vari progetti, anche ambiziosi, e gli investimenti tardavano, poi l’avvicinarsi delle Olimpiadi ha reso urgente intervenire. L’albergo in mattoni di fronte alla stazione di St Pancras è stato restaurato impeccabilmente, e una nuova galleria in vetro per l’Eurostar è stata aggiunta sul retro della stazione. Dall’altra parte un grande atrio a volta emisferica in acciaio e vetro progettato da John McAslan + Partners si giustappone all’involucro in mattoni gialli di King’s Cross e si apre sul piazzale condiviso. Questa nuova hall rappresenta uno degli spazi interni più grandiosi della città, all’altezza del Crystal Palace, della Great Palm House ai Kew Gardens e di altri capolavori dell’ingegneria vittoriana. Un fascio di candide nervature sale lungo la facciata occidentale dell’edificio del 1852 e s’incurva formando una volta ad albero a copertura dell’atrio. La luce naturale filtra dai lucernari posti alle due estremità e alla sommità del “fusto” disegnando una trama d’ombre sulla parete di mattoni. Gli ascensori ai due lati portano a una galleria che corre lungo il perimetro esterno, offrendo agli avventori dei vari ristoranti un punto di vista privilegiato; al piano terra sono distribuiti gli esercizi...
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