Lo Stadio Olimpico di Berlino, a Grunewald nella zona Ovest di Berlino, è un complesso di riconosciuta natura monumentale e storica. Il sito, di valore paesaggistico e ben collegato con linee metropolitane, già all’inizio del Novecento ospitava un ippodromo. La trasformazione in Stadio Olimpico si avvia per accogliere le Olimpiadi del 1916, cancellate dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, e si conclude in epoca hitleriana per i Giochi del 1936, che lo Stato nazista utilizza in forma propagandistica. Le opere di riconversione alle esigenze attuali, espresse anche da specifiche norme e regolamenti sportivi, sono state quindi inquadrate nella necessità di conservare il monumento storico, ponendosi l’obiettivo funzionale di consentire molteplici usi, da spettacoli a eventi sportivi, fra cui il campionato mondiale di calcio.
Lo stadio è punto focale dell’intero complesso, un nucleo uniforme al centro di assi funzionali e visuali est-ovest e nord-sud, che pongono in collegamento attrezzature come la piscina olimpica, la piazza d’accesso, la monumentale Porta Maratona, del progetto di Werner March per le Olimpiadi del 1936. Il progetto di von Gerkan, Marg & Partner accoglie le caratteristiche architettoniche e monumentali della struttura originaria, con un’attenta opera di conservazione. Le dotazioni impiantistiche e le opere secondarie di servizio, dai parcheggi agli accessi alla zona delle tribune, sono collocate in sotterraneo, al di fuori del perimetro dello stadio. All’interno dello stadio, il progetto ha comportato una dettagliata valutazione della struttura portante in calcestruzzo e il suo adeguamento ove necessario, il rinnovo delle tribune centrali introducendo funzioni accessorie di ristoro e riunione nelle zone Vip, l’ammodernamento nei settori per gli atleti, la creazione della nuova copertura e della sua relativa struttura di sostegno.
Le facciate esterne e le colonne monumentali dello stadio sono state restaurate, conservandone...
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