Non c’è niente di più vicino all’esplosione primordiale del design, alla sua primaria ragione di esistenza, degli oggetti legati all’autoconservazione. Creati per proteggere mente e corpo da situazioni di stress e pericolo, e per trasmettere informazioni, creare consapevolezza e fornire senso di sicurezza e comfort, questi oggetti offrono non soltanto affidabilità ed efficienza, ma anche un’eleganza immutata nonostante l’utilizzo in situazioni di pericolo. Sia che si tratti di stampi per iniezioni con materiali all’avanguardia o assemblati attraverso la fusione di elementi motorizzati da una manovella manuale, sono oggetti che ci catturano per il loro fascino. Recentemente, sono apparsi numerosi articoli sul tema dell’estetica legato alla sicurezza e alla vigilanza. “Armatura e fortezza” sono citati come metafore alla risposta dell’uomo nell’epoca della guerriglia e del terrorismo. Il pericolo risiede ad ogni angolo, e la capacità di elasticità dell’uomo alla lotta della sopravvivenza può essere sorprendente: questo comportamento ci ricorda quanto straordinari possiamo essere. La nostra sicurezza dipende dalla percezione di quello che possediamo per proteggerci. Siamo capaci di rizzare i capelli alla raffinatezza di questi morbidi ed attraenti oggetti da utilizzare nelle situazioni di emergenza semplicemente perché non abbiamo nessun bisogno di utilizzarli: essi ci permettono di accettare le nostre paure.
La sicurezza è un bisogno istintivo che ha guidato le scelte dell’umanità attraverso la storia. Come l’amore, è un sentimento universale e come tale ha ispirato infiniti studi analitici di pensiero e ricerche nel campo della scienza, letteratura, religione ed arte. Noi non abbiamo soltanto i nostri cuori sulle labbra, ma “indossiamo” anche dei grossi bottoni del panico di colore rosso. Come spesso accade con i principi della natura umana, nessuna definizione della sicurezza può essere più corretta di quella che ognuno di noi ha dentro se stesso....
Digitale
Stampata
Antonio Citterio and Partners
ACPV Antonio Citterio Patricia Viel
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