Il recupero del Mercato di Santa Caterina nel centro antico di Barcellona si fonda su idee forti: la ricostituzione di un tessuto urbano composito, la compresenza di funzioni e attività, lo sviluppo di elementi architettonici che correlano immagini di pregnanza estetica e simbolica con strutture tecnicamente rilevanti, la mediazione fra antico e nuovo. Il mercato al coperto con chioschi e superfici commerciali si relaziona a edifici residenziali per anziani; la realizzazione di tre livelli sotterranei comporta un sistema di servizi che si rivolgono all'insieme del quartiere di "città vecchia" con gli impianti per la raccolta pneumatica dei rifiuti solidi (livello -3, 1.008 mq), un parcheggio a due piani, lo spazio per l'approvvigionamento del mercato e la valorizzazione delle vestigia dell'abside dell'antica chiesa gotica di Santa Caterina (livello - 2: 4.498 mq, livello -1: 4.197 mq). Al piano terra, i chioschi di vendita (2.068 mq) e altre zone commerciali, l'accesso all'abside e gli edifici residenziali di 5 piani fuori terra (superficie del piano terra 3.749 mq). L'elemento più rilevante - simbolo del mercato - è la copertura a tre navate, con andamento curvilineo continuo. Le falde curvilinee sono ricoperte da 325.000 pezzi in ceramica, che prospettano 67 colori, armati su un tavolato ligneo, con strati impermeabili e d'isolamento, un esempio unico per la geometria di gran complessità che prevede anche zone ad andamento rovescio (5.500 mq di superficie). Il muro perimetrale è conservato su tre lati e in parte ricostruito (segnalato dai balaustri rovesciati). La struttura è significativa e prevede la collaborazione di pilastri metallici e in cemento armato con due grandi travi longitudinali in cemento armato rispettivamente di 43 m e 72 m di lunghezza, tre archi metallici passanti trasversali, travi metalliche longitudinali con sezione a V, archi parabolici in acciaio e in legno lamellare, utilizzando anche capriate in legno dell'antico tetto...
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