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Quando il classico diventa pop

Uffici Studio Legale LCA

Gesidi Engineering Architecture

Quando  il classico diventa pop
Scritto da Redazione The Plan -
Ha partecipato al progetto Graniti Fiandre

Opere d’arte contemporanea, arredi in legno di recupero e riproduzioni di antiche statue realizzate in resina con colori vivaci: gli spazi della nuova sede romana dello studio legale LCA propongono una versione pop e green della scultura classica, a rispecchiare l’identità giovane e dinamica dello studio. Disegnata da Gesidi Engineering Architecture e situata in piazza del Popolo, la sede di Roma è l’ultima aperta da LCA, che ha il suo quartier generale a Milano, con uffici anche a Genova, Treviso, Bruxelles e Dubai. I nuovi uffici nella capitale si trovano all’interno di un palazzo che, insieme alla cosiddetta Chiesa degli Artisti, ovvero la basilica di Santa Maria in Montesanto, è gemello della chiesa e del palazzo sul lato opposto della piazza, ideata dall’architetto Valadier.

Il progetto a firma di Gesidi ha riguardato in particolare l’interior design degli ambienti comuni, che comprendono la reception, due corridoi di distribuzione, quattro sale riunioni e l’area ristoro. Sul palazzo sono presenti vincoli di tutela che interessano sia gli esterni sia gli interni. Tuttavia, mentre le facciate conservano tutt’oggi il loro aspetto originario, gli interni sono stati rimaneggiati nel tempo e, prima dell’intervento voluto da LCA, non rispecchiavano l’importanza e la bellezza del palazzo. Gli uffici occupano una porzione intorno agli 800 m2 di superficie situata al terzo e penultimo piano. Le stanze guardano sia su piazza del Popolo, sia sul Pincio, con balconi che danno sull’Hotel De Russie, in fondo a via del Babuino. Questi affacci unici hanno ispirato la duplice idea alla base dell’intervento: dialogare con il contesto storico tutto intorno e, al contempo, in qualche modo dissacrarlo.

Uffici Studio Legale LCA - ©Gian Luigi Fornari Lanzetti, courtesy Gesidi Engineering Architecture Al contrario di quanto spesso succede negli studi legali, la sede romana di LCA è stata immaginata come uno spazio aperto, pur nel rispetto dell’assoluta riservatezza richiesta in questo tipo di uffici.

Gli ambienti sono popolati da quadri e sculture tra le quali spiccano teste di vari colori, riproduzioni in resina delle statue originali, scansionate in tre dimensioni e autorizzate dal Ministero della cultura, ad opera di Artificial. Le opere d’arte, scelte e posizionate dai progettisti insieme alla committenza, provengono dalle gallerie romane SUarte e Studio Sales e potranno essere sostituite nel tempo, trasformando lo studio in un vero e proprio spazio espositivo. Nella reception, la testa di Antonia Minore è colorata con la tonalità di arancione che identifica il brand LCA. Il basamento su cui poggia la statua è stato realizzato recuperando i piani di lavoro in legno sui quali viene tagliato il marmo, così come il tavolo della sala riunioni principale, quella che guarda verso le colline del Pincio. Per i bordi e la base del tavolo è invece stato utilizzato il legno di faggio, lo stesso delle librerie esistenti, che sono state smontate e riconfigurate. Oltre alla sala Pincio, sono presenti altre tre sale riunioni, intitolate rispettivamente a Valadier, Bernini e Borromini, tutte rivolte su piazza del Popolo. È in marmo di Carrara Bardiglio il tavolo rettangolare al centro della sala Valadier, dalle cui finestre si vede la cupola della Chiesa degli Artisti.

Uffici Studio Legale LCA - ©Gian Luigi Fornari Lanzetti, courtesy Gesidi Engineering Architecture Il grande tavolo della sala Pincio è stato realizzato utilizzando il legno recuperato dai piani di lavoro su cui viene tagliato il marmo, riflettendo l’anima green dello studio.

Le porte interne, conservate in quanto elementi di pregio, sono state sottoposte a un semplice intervento di relooking, con l’inserimento di nuove maniglie in ottone, materiale scelto anche per la rubinetteria della cucina e dei bagni. Tutti gli ambienti sono unificati dalla stessa pavimentazione continua di tonalità grigia, che richiama il colore delle porte e degli elementi di arredo che vanno a nascondere i fancoil, prodotti su disegno. A questo pavimento freddo fa da contrappunto un soffitto caldo, realizzato in maniera artigianale con doghe in legno massello, tra le quali sono interposte barre luminose. Fanno eccezione la zona relax nella reception e l’area ristoro, illuminate da lampade a sospensione costituite da una barra circolare. Seminascosta da una parete di doghe verticali in legno e dotata di una piccola cucina, l’area ristoro è uno spazio dove prendere un caffè insieme ai colleghi o condividere con loro la pausa pranzo: ben presto è diventata il cuore dell’ufficio e il centro della sua vita quotidiana.

Luogo: Roma 
Committente: Studio LCA
Completamento: 2024
Superficie lorda: 800 m2
Progetto degli interni: Gesidi Engineering Architecture 
Appaltatore principale: Edil M.G. 87

Fotografie: Gian Luigi Fornari Lanzetti, courtesy Gesidi Engineering Architecture

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