Una struttura semplice e accogliente, una scaletta per salire da terra verso l’alto, un luogo sicuro tra i rami e le chiome degli alberi che dà alle persone la sensazione di rivivere nella natura: la casa sull’albero è uno di quegli archetipi architettonici di cui ognuno di noi porta nella memoria sogni e ricordi. I padiglioni progettati da Frida Escobedo per l’elegante resort Boca de Agua, nascosti tra gli alberi della foresta che circonda la famosa Laguna dai sette colori di Bacalar, nella penisola messicana dello Yucatán, sono una reinterpretazione di questo particolare genere di rifugio.
Le tre tipologie di alloggio presenti, ovvero la Jungle Treehouse, la Master Pool Treehouse e la Pool Treehouse con due camere da letto, rispettivamente di 45, 75 e 90 m2, condividono alcune caratteristiche, quali la struttura in legno massiccio e pali in acciaio verniciati di nero per renderli quasi invisibili, l’accesso attraverso piccole rampe in calcestruzzo che conducono a patii ariosi e riparati e la copertura inclinata che dirige lo sguardo verso le chiome degli alberi di chicozapote, mogano, ceiba, noce Maya e oltre, verso il cielo blu.
Se si presta attenzione, si riescono a intravedere gruppi di scimmie ragno o qualche timida volpe che esplora il sottobosco e ogni mattina, all’alba, non si può non cogliere lo straordinario repertorio del canto degli uccelli. Le stanze sospese si appoggiano sul terreno sostenute da robusti pilotis in legno di chicozapote (o di sapodilla) e da un volume neutro – un piccolo locale o un massiccio sostegno? – che supporta la piscina privata a cui si accede dalla piattaforma sovrastante. Al di sotto di questo piano rialzato è posizionato un climatizzatore e, rispettando la tradizione di questo territorio ancestrale, un’amaca di benvenuto per gli ospiti.
La natura viene enfatizzata attraverso le scelte progettuali, dal minimo impatto sul suolo all’apertura orizzontale verso gli alberi circostanti e la scelta di materiali e arredi, molti dei quali realizzati con legno riciclato o di scarto di industrie locali. Ogni padiglione sospeso si sviluppa attorno a un albero che cresce attraverso un vuoto interno aperto verso il cielo. La progettista ha curato con attenzione la composizione del piano della struttura e dei pannelli di tamponamento, delle schermature e dei parapetti realizzati con sottili listelli di mogano che mantengono gli spazi ventilati e consentono la vista dell’esterno.
Frida Escobedo è conosciuta a livello internazionale per le sue installazioni temporanee che favoriscono incontri socializzanti, come il Serpentine Pavilion 2018 a Londra, e per i suoi interni eleganti, composti da pochi materiali selezionati, per ottenere effetti gradevoli di intimità, come nei negozi Aesop a Brooklyn e Miami. Queste ultime caratteristiche si ritrovano anche a Boca de Agua, nel minimalismo dei mobili privi di elementi di pesantezza e nell’accesso attraverso doppie porte a specchio a bagni essenziali. Le docce esterne sono rivestite, come le piscine, da sottili piastrelle verde scuro.
La vita in questo resort orbita attorno a un padiglione centrale che ospita reception, bar, ristorante con cucina a vista, definito da esili colonne in calcestruzzo e con una copertura dello stesso materiale su cui sono state praticate due aperture quadrangolari. Più che una struttura su un albero, si tratta di una piattaforma sospesa sotto la quale sono celati i servizi, una sorta di tempio laico nella foresta affacciato su una piscina all’aperto rivestita delle stesse piastrelle allungate color verde scuro e su una passerella che, snodandosi tra gli alberi, conduce alla sorprendente Laguna Blu. Escobedo è riuscita a creare un dialogo perfetto con il mondo naturale, un contesto da cui non si vorrebbe più andare via.
Luogo: Bacalar, Quintana Roo, Messico
Committente: Invex Capital
Completamento: 2023
Superficie lorda: 6.520 m2
Progetto architettonico e degli interni: Taller Frida Escobedo
Appaltatore principale: Boca de Agua
Consulenti
Strutture: Oscar Trejo Martinez
Progettazione elettrica, meccanica e idraulica: Bioe
Illuminazione: LSBA studio
Landscape: Brenda Landeros
Fotografie courtesy Boca de Agua
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