Negli spazi di un palazzo storico situato nell’ex Concessione Francese di Shanghai, il legame con la natura su cui si fonda la medicina tradizionale cinese incontra la purezza dei paesaggi scandinavi: il ristorante EHB, guidato dallo chef stellato Esben Holmboe Bang, è stato concepito come una conversazione tra questi due mondi. Già titolare del Maaemo a Oslo, Bang sbarca a Shanghai con un menù nel quale i suoi piatti, che combinano passato e presente della gastronomia norvegese utilizzando prodotti locali e di stagione, si fondono con elementi della cucina cinese. Questo intenso dialogo si riflette negli interni a firma di Chris Shao Studio, disegnati con forme organiche e tonalità cromatiche ispirate all’ambiente naturale, valorizzate da luci calde e soffuse. L’idea di una raffinatezza non artefatta, ma spontanea, viene rafforzata anche dalla scelta di materiali quali legno, pietra e metalli con finitura grezza e decorazioni in stucco.
L’edificio che ospita il ristorante EHB, costruito nei primi anni Venti del secolo scorso, fu in passato la residenza di importanti personalità, tra cui il due volte primo ministro cinese Tse-ven Soong, che vi abitò insieme alla sua famiglia. Il fascino di questa villa Art Nouveau, distribuita su tre livelli, resta immutato ancora oggi, valorizzato dai nuovi interni contemporanei. Il piano terra è dedicato alla celebrazione dell’arte e della cultura cinesi, mentre i due piani superiori propongono forme, materiali e colori tipici del design nordico, a richiamare la terra di origine dello chef, nato e cresciuto in Danimarca e trasferitosi in Norvegia nei primi anni Duemila.
Una volta varcata la porta di ingresso alla struttura, gli ospiti percorrono un corridoio costituito da una breve scalinata in pietra sormontata da una volta a botte, arrivando così alla reception, da cui poi si accede alla Tea Room. Cuore del progetto, la sala da tè è avvolta da un rivestimento a parete con motivo floreale in stile Chinoiserie, a cui fa da contrappunto un arredamento di matrice scandinava. Contraddistinto da una palette di colori chiari, questo ambiente si apre con grandi vetrate sulla terrazza esterna; sul muro accanto, i bow-window semicircolari della villa offrono l’opportunità di inserire avvolgenti sedute imbottite. In omaggio all’identità storica dell’edificio, dettagli in bronzo lasciati a vista riproducono i giunti a tenone e mortasa, ricorrenti nell’architettura asiatica, ma di norma realizzati in legno e opportunamente celati.
Salendo la scala che conduce al primo piano si giunge alla Dining Room, caratterizzata da tinte più scure e da una matericità più intensa, foderata da una massiva boiserie in legno scuro e quasi del tutto priva di elementi decorativi. In corrispondenza dei
bow-window e verso l’area davanti a quello che era il caminetto della villa, sono state allestite tre zone che possono essere separate dal resto della sala tramite chiusure scorrevoli, creando così un angolo più intimo per un gruppo ristretto di commensali.
Il secondo e ultimo piano ospita un’area lounge, dove è possibile intrattenersi prima e dopo la cena. Qui ritornano i giunti a tenone e mortasa, presenti nella loro forma originaria all’interno della struttura in legno del soffitto. Quest’ultima concorre a definire, insieme alla boiserie a listoni, l’atmosfera rustica ma accogliente di questo ambiente, che svolge una funzione di coronamento dell’edificio e di completamento dell’esperienza gastronomica. Su questo livello è presente anche uno spazio riservato alla cantina dei vini, cui si accede passando attraverso un sistema di pannellature curvilinee che ricordano le forme morbide e ondulate dei fiordi norvegesi.
Luogo: Shanghai, Cina
Committente: Esben Holmboe Bang
Completamento: 2023 Superficie lorda: 450 m2
Progetto degli interni: Chris Shao Studio
Appaltatore principale: Shanghai Tiqi Industrial
Consulenti
Illuminazione: Isabel Zhu
Paesaggio: Fish Design
Fotografie: Zhu Hai, courtesy Chris Shao Studio
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