Le mille sfumature del Lago d’Orta e del cielo che vi si riflette, la cima del Monte Rosa, un bosco e un vigneto dove il tempo rallenta. È in questo angolo del Piemonte capace di ispirare per lungo tempo artisti e letterati del passato come Lord Byron e Honoré de Balzac che sorge una vera e propria oasi di tranquillità chiamata La Darbia, circondata da un lussureggiante parco con piante secolari, una piscina riscaldata di acqua salata, giardini mediterranei e un vigneto coltivato a Nebbiolo. Il resort, una struttura ricettiva senza tempo dove passato e presente, natura e architettura fluiscono l’uno nell’altro contaminandosi e valorizzandosi a vicenda, è stato recentemente rinnovato: tutti gli appartamenti sono stati ripensati e la cantina ampliata e rivista. L’impulso per la nuova vitalità di questo luogo è arrivato dai fratelli Gian Carlo e Matteo Primatesta, proprietari del resort e titolari dello Studio Primatesta, nonché autori del progetto architettonico e di interior design dell’intero complesso.
Il cuore del piccolo insediamento è rappresentato dalla torre in pietra, all’interno della quale si trovano l’area accoglienza e ricevimento: fin dal primo ingresso è possibile respirare quell’atmosfera raffinata ed elegante che caratterizza tutti gli appartamenti. Questi, 20 in totale, presentano ciascuno un proprio carattere distintivo e unico, ma sono accomunati dalla vista sul lago e da arredi dai toni delicati e neutri, così da accentuare il clima di tranquillità e di pacatezza rispetto alla frenesia della vita quotidiana.
Lake Family, per esempio, è la tipologia di alloggio pensata per le famiglie e adatta a ospitare fino a quattro persone: qui la camera matrimoniale è talvolta separata dal soggiorno tramite tende in tessuto, mentre quella con letti singoli è schermata da un pannello dogato in legno. La suite Lake Luxury, il cui comfort è accentuato dalla luminosità naturale data dalle ampie porte-finestre, è sempre completata da un giardino privato (nel caso degli appartamenti a piano terra) o da una terrazza attrezzata (per quelli al primo piano) che permettono di ampliare ulteriormente la zona living. Come anche nelle altre tipologie di stanze, molti degli arredi sono in legno naturale.
Parte integrante del progetto di accoglienza dei fratelli Primatesta è l’esperienza enogastronomica strettamente legata ai prodotti del territorio: il ristorante, con la sua cucina, è una dichiarazione d’amore per il Piemonte e per le sue eccellenze. La sala, alla quale si accede da un ingresso minimal in legno e pietra dai toni delicati, si affaccia con la sua raffinatezza e familiarità su un giardino con terrazza, a sua volta protesa verso il lago e il Monte Rosa. La cucina a vista, contemporanea e realizzata come fosse un palcoscenico, mette in mostra il lavoro dello chef Matteo Monfrinotti.
La pregiata produzione vinicola della Darbia, con filari posti su un declivio rivolto verso il Lago d’Orta, viene condivisa con gli ospiti anche negli spazi della cantina, anch’essa ampliata e rinnovata di recente. Attraversando la porta d’ingresso ad arco, in legno, si ha quasi l’idea di entrare in una piccola botte: negli interni la connessione con la dimensione naturale è preservata dal pavimento e da ulteriori arredi e dettagli in legno, come nel caso del lungo tavolo centrale, del bancone e degli elementi a parete.
La Darbia, con la sua architettura, è un riflesso contemporaneo del patrimonio architettonico vernacolare. Inserita in modo attento e delicato nel territorio del Lago d’Orta, porta in sé anche il vissuto degli architetti, arricchito dalla cultura rurale piemontese e dalle sue tradizioni.
Luogo: Orta San Giulio, Novara
Completamento: 2024
Superficie lorda: 1.710 m2
Proprietà, progetto architettonico e degli interni: Studio Primatesta
Appaltatore principale: Parei
Consulente per il paesaggio: Anna Regge Landscape Design
Fotografie: Tobias Kaser, courtesy Studio Primatesta
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