Il dialogo tra la ruvidità del calcestruzzo e il calore del legno, nella sua matericità semplice ma potente, definisce gli spazi del ristorante che si trova all’interno del Museo Marittimo del Cantabrico di Santander, nel nord della Spagna. Tra acquari e sale espositive, il museo propone un percorso alla scoperta del mar Cantabrico, con sezioni dedicate alla biodiversità marina, ma anche a storia e tradizioni del mondo nautico. La struttura, affacciata sul mare, è stata completata di recente con l’aggiunta del ristorante, collocato in sommità all’edificio e dotato di una generosa area esterna.
Il Museo Marittimo del Cantabrico fu costruito alla fine degli anni Settanta come parte di un complesso comprendente anche il vicino Centro Oceanografico, a firma di Vicente Roig Forner e Ángel Hernández Morales. Il progetto originale prevedeva due corpi di fabbrica a pianta quadrata, separati da uno spazio che definiva l’ingresso principale. L’edificio destinato al museo era distribuito su tre livelli, organizzati intorno a una corte centrale, su cui era presente una copertura costituita da paraboloidi in calcestruzzo armato, che servivano anche a ombreggiare la terrazza all’ultimo piano. Nei primi anni Duemila, è stato realizzato un intervento di ristrutturazione e ampliamento, che ha apportato modifiche significative all’immobile. I lavori hanno coinvolto in particolare la facciata ovest, in corrispondenza della quale è stato inserito il consistente aumento di superficie, e il tetto, su cui è stata innestata una struttura troncopiramidale in metallo e vetro, coprendo così la terrazza e celando le storiche volte in cemento.
Il progetto del ristorante, curato dallo studio Zooco di Madrid, intende ritornare al concept ideato da Forner e Morales, riscoprendo l’essenza dell’edificio con la sua anima brutalista; al contempo, fornisce una soluzione alle problematiche funzionali che interessavano la copertura e la facciata. Dal punto di vista operativo, sono stati attuati tre interventi fondamentali che hanno interessato l'ultimo piano: la realizzazione di una nuova copertura, in grado di garantire impermeabilità e isolamento termico; è stata poi prevista una facciata continua, verticale e non più inclinata, che ha permesso di ricavare una terrazza perimetrale, oltre ad agevolare le operazioni di pulizia e manutenzione; all’interno, infine, sono stati scoperti i paraboloidi originari, eliminando qualsivoglia tipo di rivestimento per rivelare le superfici in cemento nella loro autenticità. Il calcestruzzo a soffitto diventa così protagonista del ristorante: è lasciato a vista, esposto nudo e crudo, senza tentare di nasconderne i difetti, inclusi i segni impressi dalle casseforme, i distanziatori delle armature e le tracce di vernici protettive contro l’ossidazione. La forma quadrata della sala risulta dall’aggiunta di quattro elementi triangolari a soffitto, che regolarizzano e completano i paraboloidi in calcestruzzo. Queste porzioni aggiuntive sono rivestite da un controsoffitto a lamelle in legno di rovere, materiale che è stato utilizzato anche per gli arredi su misura, accostato alle lastre ceramiche effetto cemento della pavimentazione e all’alluminio con finitura naturale della facciata continua. Lampade e mobili custom made sono caratterizzati da uno stile essenziale, che trae ispirazione dagli oggetti utilizzati quotidianamente da marinai e pescatori. Le grandi vetrate permettono l’ingresso della luce naturale, donando ariosità all’ambiente, e aprono la vista sul paesaggio della baia di Santander, smaterializzando il confine tra interno ed esterno.
Luogo: Santander, Spagna
Committente: Museo Marittimo del Cantabrico
Completamento: 2023 Superficie lorda: 920 m2
Progetto architettonico e degli interni: Zooco
Appaltatore principale: Rotedama Constructora
Fotografie: David Zarzoso, courtesy Zooco
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