Il primo albergo australiano del Gruppo Capella Hotels and Resort sorge a pochi passi dal celebre Teatro dell’Opera di Sydney, all’interno di un edificio originario del 1912, in passato sede del Dipartimento dell'Istruzione del Nuovo Galles del Sud. Tutelato in virtù del suo valore storico, il palazzo è stato restaurato e trasformato in un hotel a cinque stelle dallo studio di architettura Make Architects, affiancato per l’interior design da Bar Studio.
L’edificio conserva la sua facciata originale in stile Barocco edoardiano, con tre diversi ordini architettonici: un bugnato in arenaria alla base, sormontato da un paramento liscio che si estende su vari livelli e da un coronamento finale. Al di sopra del volume esistente, il progetto ha previsto l’inserimento di una nuova struttura con pinne scanalate in metallo anodizzato realizzate su misura e vetrate ricurve, concepita per uniformare l’albergo al contesto urbano tutto intorno, caratterizzato da grattacieli con facciate continue in vetro.
L’esperienza del Capella Sydney Hotel si può considerare come un viaggio nel tempo, che inizia dall’ingresso con vestibolo in marmo, collocato su Farrer Place, e prosegue lungo la scalinata di accesso originale, affiancata da pareti marmoree decorate con bacheche e cornici in ottone restaurate. Il percorso continua raggiungendo la corte interna, ideata come uno spazio pubblico accessibile non solo agli ospiti dell’hotel, ma anche ai visitatori esterni.
L’atrio a triplan altezza riceve luce dal soffitto vetrato, e si contraddistingue per la scultura cinetica realizzata su disegno dello Studio Drift e caratterizzata da lampade sospese a forma di fiore che si aprono e si chiudono grazie a un sistema meccanico. Aiuole e pareti verdi, pensate come cascate di vegetazione, contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva e accogliente.
Sempre a piano terra si trovano alcuni spazi per eventi, un bar e due ristoranti, denominati Aperture e Brasserie 1930. Il primo si trova proprio all’interno della corte, mentre il secondo comprende varie sale delimitate da grandi archi illuminati che ne distinguono gli ambienti, caratterizzati da un pavimento a scacchiera in marmo e arredi che accostano colori tenui e materiali pregiati, tra cui pelle blu petrolio e legno scuro.
Ai piani superiori sono distribuite 192 tra camere e suite; essenziali, dai colori chiari e neutri, le pareti sono contornate da cornici scure, in legno o metallo, che delimitano le superfici bianche sottolineando la geometria dei singoli ambienti. Nelle stanze appartenenti all’edificio esistente sono state mantenute le finestre originali, mentre la sopraelevazione, riservata alle suite più esclusive, è interamente avvolta da vetrate a tutta altezza.
Sia nelle aree comuni a piano terra sia nelle camere ai piani superiori, tutti gli ambienti sono arricchiti dalla presenza di opere d'arte realizzate da artisti australiani o appartenenti alle Prime Nazioni. Un’altra peculiarità del progetto è la scelta di collocare la spa, dotata di palestra e piscina, nello spazio al sesto piano che un tempo ospitava la galleria, integrandola dunque nella struttura preesistente. La vasca, che misura 20 m di lunghezza, è sovrastata da un soffitto a cassettoni e da un grande lucernario storico, che diffonde una luce soffusa regalando agli ospiti una sensazione di totale relax. Anche i lucernari più piccoli sono stati mantenuti e restaurati per illuminare dall’alto le aree destinate ai trattamenti di benessere.
La copertura dell’edificio originario, compresa tra la nuova estensione e la struttura di inizio Novecento, è stata convertita in una terrazza; questo spazio non solo dà l’opportunità di nascondere gli impianti tecnici, ma offre anche una vista panoramica sui grattacieli circostanti, instaurando un dialogo tra storico e contemporaneo anche a livello urbano.
Luogo: Sydney, Australia
Committente e proprietario: Pontiac Land Group
Completamento: 2023 Superficie lorda: 20.700 m2
Progetto architettonico: Make Architects
Progetto degli interni e illuminotecnico: Bar Studio
Progetto esecutivo: Webber Architects
Appaltatore principale: Built
Consulenti
Responsabile di progetto: Essence Project Management
Arte: The Artling
Fotografie: Timothy Kaye, courtesy Make Architects e Bar Studio
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