Con l’eleganza di un tempo, questa nuova piazza per Milano è esempio di come un’architettura storica possa davvero essere reintegrata nel flusso della vita contemporanea.
Una storia di oltre 500 anni, destinata a continuare in un intreccio di fili culturali, artistici, di ospitalità e di convivialità: l’ex Seminario Arcivescovile di Milano, capolavoro del Barocco lombardo iniziato nel 1565, è stato uno dei più antichi seminari del mondo, per poi svolgere infinite altre funzioni. Si è trasformato in una biblioteca, in una stamperia e in una scuola, durante la Prima Guerra Mondiale ha ospitato l’ospedale militare, diventando poi, tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento, l’atelier dell’architetto Mario Bellini. Oggi, grazie a un importante progetto di rinnovamento firmato da AMDL Circle e all’intervento di Michele Bönan Architecture per il design degli interni, questo luogo identitario è tornato ad aprirsi alla comunità con una nuova funzione, pur senza tradire l’anima dell’edificio, la sua vocazione culturale e di ospitalità. Con l’eleganza di un tempo, questa nuova piazza per Milano è esempio di come un’architettura storica possa davvero essere reintegrata nel flusso della vita contemporanea: è nato così Portrait Milano, un progetto di hospitality per il giovane omonimo brand – noto a livello internazionale e di proprietà di Lungarno Collection – con aree dedicate a esperienze gourmand, alta moda, wellness, nonché a eventi culturali. Il punto di partenza del progetto di AMDL Circle è stato un approfondimento dell’identità storica del luogo, così da valorizzarne i caratteri costruttivi e da rispettarne il significato simbolico: fondamentali, per esempio, per una rilettura in chiave contemporanea dei serramenti, sono stati i documenti della Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, a partire dai quali è stato condotto uno studio sulla morfologia storica di questi elementi.
Procedendo verso il fulcro della struttura, una volta superato il portale barocco di Francesco Maria Richini su Corso Venezia e il lungo androne, si arriva nella piazza del Quadrilatero dal doppio loggiato di colonne binate. Reinterpretando la funzione distributiva del loggiato delle architetture ecclesiastiche, il porticato del piano terra viene sfruttato come spazio di accesso all’albergo, ai ristoranti e alle boutique, le quali si trovano nei corpi di fabbrica a sud e a ovest. In una costante connessione tra spazi esterni e interni, un ruolo imprescindibile è giocato dal verde: piante, alberi, fiori stagionali di diverso colore danno vita a macchie di vegetazione capaci di ingentilire la severità degli antichi fronti.
Il loggiato del primo piano funge invece da centro nodale di distribuzione verso le stanze: i piani dal primo al quarto sono infatti dedicati all’hotel, con le sue camere e suite. Tutte, sebbene di diverse dimensioni e tipologie, sono accomunate dallo stile, con cui l’architetto Bönan ha voluto richiamare i salotti della città degli anni Cinquanta: il noce nazionale biondo e le sue reminiscenze orientaleggianti fanno riferimento al gusto di quel periodo. Le boiserie e i pannelli in rattan, che interrompono la linearità con un originale grafismo, sono richiami storici che si affiancano a lavorazioni di artigiani di Firenze, città in cui è nata Lungarno Collection. Ne sono un esempio le maniglie in cuoio e ottone bronzato sui portoncini di ingresso, sugli armadi e sulle porte scorrevoli. Il pavimento è invece in larice naturale, a listoni a correre, tipico delle case e dei castelli del nord Europa. E poi vi sono i giochi cromatici che si rifanno alla storia meneghina: la predominanza del rosso, alternato al verde, è anche un omaggio a San Carlo Borromeo, cardinale che istituì l’ex Seminario Arcivescovile.
Portrait Milano celebra la città, una metropoli in continua evoluzione, riconosciuta in tutto il mondo per il suo design e la sua moda: le camere e le aree comuni raccontano questa storia attraverso fotografie, riproduzioni di brevetti ed elaborazioni grafiche.
Luogo: Milano
Committente: Lungarno Alberghi
Completamento: 2022
Superficie lorda: 8.000 m2
Progetto architettonico: AMDL Circle e Michele De Lucchi
Progetto degli interni: Michele Bönan Architecture
Appaltatore principale: Pasqualucci Costruzioni
Consulenti
Strutture, impianti, project management: Artelia
Illuminazione: Gruppo C14
Paesaggio: Hortensia
Tutte le fotografie courtesy Lungarno Alberghi
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